Strategie Vincenti
Come fare soldi eticamente
Che cosa sono i soldi ?
Come sono nati ?
Nella notte dei tempi la forma di scambio più diffusa era il baratto: io sono bravo a fare una cosa o ho sovrabbondanza di un prodotto (per esempio sono abile a cacciare e ho carne) e tu a fare un’altra (per esempio sei un falegname e mi aiuti a costruirmi una capanna). Io baratto la mia carne per la capanna.
Ora immagina che per costruire la mia capanna ci voglia veramente tanta legna, e che quindi io debba al falegname una grossa quantità di carne. Come fa a conservare tutta questa carne ?
Oppure immagina che il falegname non mangi carne, come faccio a fare un baratto con lui.
Affinchè un baratto possa avere luogo tra 2 persone è necessario che entrambe le persone abbiano a disposizione un prodotto che rispettivamente ognuno dei 2 desideri e raramente questo è il caso. E’ così che è nata la moneta in quanto ha la caratteristica di non deperibilità (ricordi l’esempio della carne ?) e di essere universalmente accettata.
Quindi i soldi sono una forma di credito sociale: più soldi possiedi, maggiore è la tua possibilità di comperare beni e servizi da persone che sono disposte a scambiarli in cambio di soldi.
2 Modi di fare soldi
Fondamentalmente esistono 2 modi di fare soldi: chi estrae valore dal sistema e chi immette valore nel sistema.
Nella prima categoria rientra chi letteralmente ruba, ma anche chi crea schemi piramidali in cui l’unico scopo è fare iscritti, ma non fornisce alcun vero valore ai clienti.
Nella seconda categoria rientra chi CREA e FORNISCE valore.
Analizziamo nel dettaglio le 2 azioni mediante le quali si possono guadagnare soldi:
- Creare valore vuol dire esprimere il tuo talento e le tue abilità in modo tale da fornire un bene o un servizio ad una persona che ha un bisogno da soddisfare
- Fornire valore vuol dire assicurarsi che persone potenzialmente interessate, effettivamente ricevano il valore che tu o qualcun altro ha creato.
Quando non fai entrambe le cose, ma per esempio soltanto crei valore e non lo fornisci, non puoi guadagnare. E’ il caso per esempio di chi continua a pensare all’idea perfetta, ma non la mette mai in pratica. Esempi tipici sono chi vuole scrivere un libro oppure aprire un’attività, pubblicare un prodotto online, ma non pubblica mai il libro o il prodotto oppure non apre mai l’attività. Come fa a ricevere dei soldi in cambio di un prodotto o un servizio se non lo fornisce alle persone potenzialmente interessate ?
Esiste il caso anche di chi invece fornisce valore, ma non lo crea: un esempio sono i blogs che ripubblicano gli articoli di altre persone. Essi non creano nuovo valore proprio, ma semplicemente ridistribuiscono il valore creato da altri. Non creando loro stessi nuovo valore, corrono il rischio che qualcun altro prenda il loro posto, perchè la barriera d’ingresso in questo “business” è molto bassa.
La cosa migliore rimane quindi sia creare, che fornire direttamente valore a delle persone che sono disposte a pagare per il bene o il servizio che tu fornisci.
La creazione di valore può essere anche una cosa molto semplice, come aiutare nelle faccende di casa, portare fuori un cane, dare da bere alle piante o da mangiare ad un animale mentre qualcuno è in vacanza, scrivere articoli, trascrivere registrazioni audio o video, dare ripetizioni, portare la spesa a casa, etc.
A parte quella del cane ( non ne ho mai posseduto uno), questi sono tutti servizi che ho utilizzato almeno una volta e per cui ho pagato.
Nell’attuale situazione economica, molte persone fanno fatica ad arrivare a fine mese, perciò potrebbe essere utile pensare in quale modo aggiungere un piccolo introito.
Nel prossimo post andremo a fondo con 2 casi di studio che chiariscono come mettere in pratica questi concetti: parleremo di come due fratelli di 12 e 10 anni hanno creato un business di successo.
Nel frattempo rispondi alle seguenti domande
La maggior parte delle persone quando hanno una sfida la considerano un problema e si fanno domande che iniziano con “Perche’?” … pochi sono quelli che affrontano la situazione come una sfida entusiasmante dalla quale uscire sicuramente vincenti quantomeno per le cose che si imparano, questi soggetti si fanno domande che iniziano con “Come? Come posso?” dando già per scontato che il risultato è il poter fare e non il “non poter fare” … i risultati sono completamente diversi.
Nel primo caso si immaginano una scena bloccata, come una foto, nel secondo caso si immaginano una situazione dinamica in cui il divenire è determinato dalla loro volonta e dalla loro capacità di immaginazione.
E Einstein riconosceva la potenza della capacità di creare immagini.
Ciao Michele,
Sono assolutamente d’accordo con te: cambiare il linguaggio del proprio dialogo interno, permette di fare un vero e proprio salto di qualità e ne abbiamo parlato anche su questo articolo.
I tuoi articoli sono sempre splendidi: mettono a fuoco dei punti essenziali che, a volte, vengono dati per scontati e non ricevono la giusta attenzione. Ho molte idee, ma finora non ho mai saputo da che parte cominciare per offrirle agli altri. Spero che, analizzando bene i tuoi consigli, io riesca in ciò che desidero, cioè valorizzare nel modo giusto la mia creatività e preparazione. Grazie
Anzitutto complimenti per gli articoli e i toni del blog!!!
Io sono tra quelle persone che hanno vari talenti tranne quello essenziale che serve davvero: quello di saperli vendere.
Nella vita ho cambiato lavori diversii, ho avuto hobby diversi e mi sono sempre buttata con incoscenza coraggio e curiosità e di solito con ottimi risutati ma quando si tratta di vendere la mia professionalità è un gran problema…ma forse il problema è poca autostima..
Negli ultimi 10 anni mi sono dedicata allo sviluppo di terapie olistiche , un lavoro che mi piace e mi da la posisibilità di regalare qualche momento di benessere e le/i clienti sono soddisfatte e felici..purtroppo però lavoro in un posto dove non mi sento gratificata e a fine giornata sono distrutta, ho lavorato anche in altri posti ma con riisultati simili , ho provato anche a mettermi in prpprio, ma con risultati scarsi da un punto di vista economico… Insomma se il talento c’è come si fa a venderlo? I Premetteo che io leggo un sacco di roba s crescita personale, teorie quantistiche ecc è tutto fantastico e vero ma a volte è difficiile non scivolare sul bagnato quando piove e non hai l’ombrello….In ogni caso grazie e buon lavoro!!!
Ciao Roby, c’è poco da fare: dopo aver letto, devi passare all’azione !
Buttati, e alza i tuoi prezzi (se sei in proprio), oppure chiedi un aumento se sei dipendente.
Se storcono il naso puoi sempre ripiegare dicendo che gli fai uno sconto.
Ma chi non risica, non rosica: fai un respiro profondo e buttati.
[fidati, non ti ucciderà 😉 ]
Ti va di farci sapere come è andata ?
A proposito di come riuscire a fare soldi, hai già una risposto a una mia domanda simile, sul Blog di Efficacemente e ti ringrazio !
Sempre rimanendo sullo stesso tema, anch’io, come tanti altri che intervengono su questo tuo Blog, sono un “fortunato” che ha già un lavoro da dip., ma che non mi soddisfa più di tanto sia professionalmente che economicamente e vorrei (magari gradualmente) crearmene un’altro autonomo.
Ho già letto tantissimo (libri e internet) sull’argomento e sulla crescita personale che accompagna ogni cambiamento; pur tuttavia (dopo quasi un anno) sono ancora praticamente fermo su cosa è meglio scegliere.
Tieni anche conto che ho una due passioni/hobby che difficilmente possono essere usate per monetizzare. Nello stesso tempo se non trovo qualcosa che mi piace, so già (conoscendomi) che anche se inizio a provare, poi prima o poi non avendo la giusta motivazione mollo !!
E’ ovvio pure che, se devo cambiare per un nuovo lavoro, deve essere per migliorare la mia condizione.
Che ne pensi, sono io che pongo già in partenza delle condizioni troppo stringenti oppure c’è qualche possibilità ??
Ciao !
Massimo
Ciao Massimo,
Ci hai provato ?
Se non hai provato, come fai a dirlo ?
VUOI cambiare o DEVI cambiare ?
Che fintanto che non passi all’azione (e finora NON l’hai fatto):
– non otterrai mai nemmeno un feedback per capire cosa ti piace veramente
– non otterrai mai un risultato
– rinforzerai magistralmente le tue già granitiche convinzioni che tanto qualsiasi cosa inizierai, non avrai il tempo di finire (perchè non sei più un adolescente), non avrai abbastanza motivazione per finirla, tanto non sarà monetizzabile…
Penso che se vorrai uscire da questa situazione, dovrai per forza di cose vincere la paura del fallimento.
Premetto subito che hai perfettamente ragione a dirmi che devo riuscire:
– a smontare le mie “granitiche convinzioni”
– a vincere la paura del fallimento
…. ma che vuoi, anche se ne sono consapevole, il cambiamento interiore è comunque abbastanza difficile e laborioso ( … ci sto lavorando !)
Tuttavia, quando dico che sono praticamente fermo e non so cosa scegliere, significa che non hoidea di come mettere a frutto (per guadagnare) le mie passioni principali.
Tanto per usare la tecnica dello “sputtanamento” (… magari funziona!) si tratta di: trekking (esplorazione) ed archeologia; e tieni anche conto che sono solo un appassionato non un esperto, per cui non ho alcuna intenzione di realizzare info-prodotti sul tema. Tieni anche conto che si tratta di due tematiche non proprio popolari (abbastanza di nicchia) e non so quanti sarebbero disposti a pagare e per quale servizio.
Ho anche parecchio girato su Internet per trovare qualche sito che mi potesse dare un’idea …, uno spunto, ma niente.
Allora, senza pretendere che qualcun’altro possa darmi l’imboccata (so che bene che devo scegliere io), ma come posso condurre questa ricerca di un idea concreta di realizzazione di potenziali guadagni partendo dalle mie passioni ? Esiste una metodica, oppure ognuno fa a modo suo ?
Ciao e grazie !
Apri un blog gratuito su Blogger.com, in cui parli onestamente delle tue esperienze (senza pretendere di essere chi sa chi), con l’obiettivo di conoscere altri appassionati, assieme ai quali imparare e migliorare e con l’intento di aiutare chi chiede aiuto.
Se hai passione per il trekking e hai voglia di migliorarti e di socializzare, il bello sarà “il viaggio” in senso buddistico, non se diventerai il campione del mondo oppure no. Così facendo sarai di ispirazione ad altre persone che partono da un punto più basso rispetto a te.
Una convinzione molto comune è pensare che bisogna essere bravissimi perchè qualcuno voglia acquistare qualcosa da te o affinchè ti stia ad ascoltare. La realtà è che c’è sempre un sacco di gente che parte da un livello più basso del tuo ed è contenta di trovare persone autentiche e disponibili ad aiutarle. Quindi sono queste le qualità che bisogna coltivare: passione, autenticità ed essere al servizio degli altri.
Puoi realizzare una guida per principianti, oppure mettere insieme una guida con le recensioni dei posti più belli dove andare suddivisi per difficoltà. Un’altra idea potrebbe essere organizzare escursioni di trekking in posti particolari oppure per persone particolari (per esempio famiglie con figli, oppure scuole).
Un altro errore grosso è quello di “non partire” con il proprio progetto, finchè non si ha ben chiaro la meta e tutto il percorso. Io sono dell’idea che bisogna partire e raccogliere i primi feedbacks, socializzare con dei compagni di viaggi (anche soltanto temporanei) che possono darti delle dritte o illuminarti su aspetti che non conoscevi, in questo modo pian piano raccogli indizi, fai delle prove, vedi cosa ti piace e capisci cosa non ti piace. Il tutto è una specie di caccia al tesoro in cui strada facendo scopri sempre di più quale potrebbe essere la tua strada.
Il più grosso consiglio che posso darti Massimo è: parti !
Apri un blog oppure crea un piccolo master mind group con 2 amici appassionati, inventati qualsiasi cosa purchè tu smetta di pensare ed inizi a fare qualcosa !