Strategie Vincenti
Acqua, Fuocherello, FUOCO !
Hai presente il gioco in cui nascondi qualcosa e un’altra persona deve trovarla e tu gli dai gli indizi tipo “Acqua” o “Fuoco” a seconda che tu ti stia allontanando o avvicinando all’obiettivo ?
Oggi giocavo con mia figlia di 4 anni a questo gioco e lei a volte si piantava ferma in un posto e non si muoveva più e pretendeva da me che le dessi delle indicazioni, ma se lei non si muove, come faccio a darle una indicazione se si sta muovendo nel verso giusto oppure no ?
Nella vita di tutti i giorni accade la stessa cosa, se sei immobile, cioè se non passi all’azione, non ricevi alcun feedback ! Non può che essere così: perchè finchè non ti muovi, non ottieni alcun risultato e se non hai un risultato nè tu stesso, nè chi ti sta intorno può confrontare questo risultato con ciò che ti sei prefissato e quindi nessuno è in grado di darti alcun feedback se stai andando nella direzione giusta oppure no.
Il feedback è la colazione dei campioni. – Ken Blanchard Tweet
In quale area della tua vita (per esempio rapporti di coppia, famiglia, soldi, lavoro, benessere fisico, tempo libero, spiritualità, amicizie etc.) NON stai ottenendo i risultati che vorresti ?
Stai passando all’azione ?
Condividi la tua esperienza nei commenti
Ciao Alexander. Concordo con te: la responsabilità di avere una certa competenza nel fare qualcosa non deve degenerare nell’eccesso di prudenza. Un sacco di persone per molto tempo pensano in questo modo: “Ho bisogno di […] per essere veramente bravo a fare questa cosa; quando ce l’avrò, allora inizierò”.
In realtà spesso è un modo per non cominciare mai e procrastinare a tempo indeterminato. Se non si accetta di poter fare degli errori (e se non si accetta che gli altri si accorgano dei nostri errori), difficilmente si cresce. Anche perché la crescita non è solo nella testa, ma anche sul campo, che non è un optional.
Beh, non è detto che fermarsi, un momento o ogni tanto, significhi per forza procrastinare, rimandare o avere paura. Talvolta significa semplicemente riflettere e fare il punto :)…
Ciao Ilaria,
certo la pianificazione, l’analisi e la riflessione sono fasi importanti per chi vuole crescere o semplicemente raggiungere un obiettivo, tuttavia nelle mie osservazioni di me stesso e di chi mi sta intorno è molto più frequente vedere procrastinazione e paura, piuttosto che riflessione.
Dalla tua di esperienza, cosa hai osservato da chi ti sta intorno ?
Sudditanza alle regole esterne, al “dover” fare, al “dover dimostrare” e al “dover ottenere”. 🙂
Ma, come sai, queste sono interpretazioni, generalizzazioni e personalizzazioni. 🙂 🙂
Ciao, buon proseguimento! 🙂
@Ilaria
Certo.
E tu Ilaria: c’è un’area in cui non stai passando all’azione o non ottieni i risultati che vorresti ?
😀 Ehilà! Alexander, ma queste sono domande indiscrete 😀
Dove mai vuoi arrivare 😉 ?
Sempre misteriose le donne… 😉
Ad aiutare (se sono in grado).
😉
Guarda che coincidenza, stavo proprio scrivendo le stesse cose in un’ altro blog in cui si parlava di ottimismo realistico.
La similitudine fatta con quel gioco, che si fà da bambini, non poteva essere più azzeccata. Probabilmente perchè all’ inizio del ns percorso di sviluppo personale siamo soli e non sappiamo esattamente come fare e abbiamo bisogno di una guida. Allo stesso modo questo concetto vale per chi deve formulare il suo grande obiettivo di vita, ma al momento non sà da quale sottoobiettivo partire perchè in realta non ha una chiara vision e mission ben definita. Anche in questo caso serve una voce guida.
Prendersi la responsabilità, nella propria vita, significa intraprendere azioni ‘ Emotivanti ‘ ( parola che prendo in prestito da S. Todero ). Un obiettivo, oppure, una decisione che a breve termine, porterà cambiamenti nella ns vita deve essere affrontata con un atteggiamento positivo ed emotivo.
Sappiamo, nella ‘ nuova psicologia applicata, che la decisione all’ azione è più forte se c’è, alla base, una forte valenza emotiva che ci spinge ad impegnarci, magari sbagliare, non demordere e proiettarci verso mete sempre più alte: ma con spirito di orgogliosa umiltà e determinazione.
Ciao Marco
Secondo me non solo da bambini, ma ogni volta che affrontiamo un obiettivo, una disciplina o una qualsiasi cosa nuova.
L’importante è iniziare ad agire, chiaro che una pianificazione iniziale serve ed aiuta, ma per raccogliere dei feedback che ti facciano capire se ti sei messo in moto nella direzione giusta, c’è bisogno che uno sia in “movimento”. Questo vale sia per le “grandi cose” e importanti cose come il proprio obiettivo di vita, ma anche per le cose più piccole, come per esempio imparare a ballare, imparare una lingua, un hobby.
ciao,
io ho il problema che prima di iniziare un lavoro o altro ho sempre paura di sbagliare.
Non aver “paura” di sbagliare: rivolgendo la tua attenzione alla paura hai GIA’ sbagliato 🙂
Ciao a tutti,ho visto il film e letto the secret e altri come the key,le 7 leggi ermetiche ecc..il mio obiettivo o meta sta nel fare un lavoro che mi piacia ma nello stesso tempo possa farmi guadagnare una cifra dignitosa esempio 2500,00euro.Quali sono i passi per raggiungere il mio obiettivo?Ciao e grazie