Strategie   Vincenti

Quando è stata l’ultima volta che hai abbracciato tuo padre o tua madre ?

Mi rendo sempre più conto di un fatto che a qualcuno può sembrare semplice ed ovvio, ma a vivere ed agire di conseguenza è sì semplice, ma per niente ovvio.

Mi riferisco al fatto che ogni essere umano ha bisogno di amore, Vero Amore, per essere felice, per avere uno sviluppo equilibrato, per poter vivere.

Il proprio Amore può venire espresso in forme diverse quali per esempio:

  • Ascoltare
  • Guardarsi negli occhi
  • Parlare e condividere
  • Toccarsi
Agli inizi del 1900 un grande orfanotrofio in Germania fece uno studio statistico sui bambini che aveva in tutela e scoprirono che quasi 3 quarti dei loro bambini di età inferiore ad 1 anno morì, nonostante fossero ben nutriti, avessero cure mediche e avessero un posto dove stare. Nello stesso periodo altri orfanotrofi negli Stati Uniti registravano tassi di mortalità con punte del 90% tra i propri neonati, nonostante anche questi  fossero ben nutriti, avessero cure mediche e avessero un posto dove stare.
Nei decenni seguenti l’approccio degli orfanotrofi cambiò, invece di creare ancora strutture enormi, si passò a strutture più piccole. In queste case più piccole le condizioni igieniche, la nutrizione e il rifugio fu spesso più scadente, ma sorprendentemente quasi la totalità dei neonati sopravvivevano il primo anno di età.

Cosa faceva la differenza ?

Nelle strutture grandi i neonati giacevano nelle loro culle e le infermiere non avevano tempo di prenderli in braccio, eccetto per lavare e dare da mangiare ai bambini. Nelle strutture piccole invece il personale prendeva in braccio i neonati quando questi piangevano. Senza il contatto fisico i neonati nelle strutture grandi si ammalavano fisicamente e mentalmente a tal punto da morire.
Il bisogno del contatto fisico non scompare quando diventiamo adulti.
Anzi, c’è da dire che qualcuno non ha nemmeno la fortuna di averlo sperimentato, o almeno di non averlo sperimentato più, una volta che è cresciuto. A bloccare noi o i nostri genitori possono esserci convinzioni limitanti quali:
  • cosa penserà mio padre/madre di me
  • cosa penseranno gli altri di me
Dalla mia esperienza posso dirti che sono una persona a cui piace molto il contatto fisico: mi piace riceverlo e mi piace darlo.
Io e mia figlia ci abbracciamo molto.
Già, mia figlia…
Quando sono diventato papà, la mia prospettiva ha iniziato a cambiare. Mi sono ritrovato in un ruolo per me nuovo, pieno di incertezze, a fare un sacco di errori, pur amando tantissimo mia figlia.
Per un periodo ho pensato che dovessi essere “la persona migliore del mondo” ed ostentare quanta più sicurezza potessi, convinto che questo potesse essere un modello affinchè lei aquisisse sicurezza, poi ho realizzato che questa è la strada verso la sua infelicità.
Ho realizzato che siamo esseri imperfetti in un mondo imperfetto: renderci conto ed accettare di essere vulnerabili, è la nostra salvezza (grazie Brenè Brown per avermelo insegnato).
E di cosa abbiamo bisogno una volta che ci rendiamo conto di essere imperfetti ?
Di essere accettati per quello che siamo e di essere amati.
Ecco, io da genitore amo veramente tanto mia figlia e mi rendo conto che, nonostante mi impegni ad essere la persona migliore possibile, sono e rimarrò sempre una persona imperfetta, con i miei difetti e le mie paure, perciò continuerò a fare errori. Ed è in questa realizzazione che il mio pensiero è andato ai miei genitori…
Hanno faticato ad andare d’accordo e si sono divorziati, mia madre ha deciso di venire a vivere in Italia portando me e mia sorella a Venezia. Mio padre è rimasto a vivere e a lavorare in Germania.
Entrambe avevano le loro paure e le loro convinzioni, ma ciò nonostante mi hanno voluto bene, come loro hanno saputo fare.
Da grande, dopo essere diventato papà anch’io, a entrambe ho detto che gli volevo bene e li ho abbracciati.
Per essere sincero con mia madre mi riusciva meno facile, perchè vivevo ancora dei contrasti. Lei ora non c’è più e io ho lasciato andare tutti questi contrasti. Io con lei sono in pace, mi dispiace soltanto che abbia vissuto una lunga parte della sua vita nella paura, una paura tutta nella sua testa, infondata. Purtroppo la natura delle paure è proprio questa: spesso sono soltanto delle brutte fantasie nella nostra testa.
Prima di abbracciare mio padre e di dirgli che gli volevo bene avevo un sacco di paure nella mia testa: mi vergognavo, pensavo cosa penserà di me, cosa penseranno di me gli altri che mi vedono farlo ?
Ero nervosissimo, ma l’ho fatto comunque: alla stazione, alla fine della sua visita dalla Germania, al momento di salutarci invece di passare come al solito di sfuggita la mano sulla sua spalla, l’ho abbracciato. Contatto totale del corpo, pancia contro pancia, la mia testa è andata sopra alla sua spalla, sentivo il suo odore che in qualche modo non mi è mia piaciuto particolarmente, ma mi ha fatto ricordare quella volta che da bambino sono andato a dormire nel letto con lui. Gli ho detto che sono stato felice che ci sia venuto a trovare, che ero felice che mia figlia avesse visto e avesse giocato con suo nonno e che gli volevo bene.
Anche lui era un pò incerto, di sicuro anche per lui quel primo abbraccio è stato un pò strano.
Arrivato a casa a Monaco mi ha scritto un SMS dicendomi che era felice che io esistessi.
Il nostro rapporto da allora è cambiato in meglio, lui si è sciolto un sacco con mia figlia, gli abbracci piacciono ad entrambi ora.
Sono convinto che in questo modo lui senta il mio Amore, che lui sia riuscito a togliersi il peso dalle spalle che un genitore porta dopo un divorzio o comunque che sia servito a sciogliere quell’idea del “cosa penserà mio figlio di quale padre sono stato per lui”.
Io gli voglio bene e glielo faccio sentire con i miei abbracci 🙂
Qualora non ti sia ancora deciso di abbracciare tuo padre o tua madre, tieni presente anche che:
  • già dopo soltanto 20 secondi di abbraccio scende la pressione sanguigna a beneficio della salute di entrambe
  • il contatto fisico e gli abbracci diventano ancora più importanti con l’avanzare dell’età, in quanto più una persona è anziana, più è fragile la sua salute. Inoltre il senso di solitudine aumenta con l’età e genera una forma di stress che anch’essa mina la salute della persona anziana.
  • Abbracciare e dare Amore è una di quelle attività in cui più dai, più – in realtà – sei TU che ricevi. Non è questa una cosa fantastica ? 😉
 
Oggi vai da uno dei tuoi genitori e abbraccialo.

Ti va di condividere la tua esperienza nei commenti ?

10 Commenti

  1. Fantastico!!!!
    Ho provato anch’io queste cose da anni e continuo nonostante i momenti difficili.
    Con i miei ho bellissimi ricordi!!!!!
    I 20 secondi sono importanti si……
    Ciao buona settimana

  2. il mio primo pensiero come mamma è stato quello di dare tanto amore e come tu dici con il contatto fisico..con mio figlio ho imparato subito a massaggiarlo, accarezzarlo e giocare perchè anche i miei mi avevano così abituato. Da piccola anche nella mia famiglia l’amore si esprimeva con abbracci improvvisi e senza preoccuparci degli altri ed ho così imparato ed apprezzato la ricchezza che mi hanno trasmesso e che adesso mi fa sentire bene. Condivido quello che hai scritto e spero che anche gli altri possano apprezzare la gioia che un abbraccio può trasmettere e non fermarsi a darlo per pudore o timidezza ma offrire un abbraccio vero da conforto e gioia per tutti, non ha prezzo e fa tanto bene!

    • spero che anche gli altri possano apprezzare la gioia che un abbraccio può trasmettere

      Lo spero anch’io Franca. Gli abbracci sono un’esperienza bellissima 🙂

  3. Bellissimo pezzo Alexander. Per quanto mi riguarda ho molti difetti ma credo di essere una persona parecchio affettuosa. Dare un abbraccio non è mai stato un problema per me. Non lo è con i miei vecchi genitori (e so che arriverà il giorno che non potrò darlo) e non lo è con mia figlia, alla quale sono legatissimo. Molto interessante la parte sulle paure…si, viviamo di paure e spesso è difficilissimo affrontarle. Ci sono poi momenti bui dove i problemi ti assalgono e le paure si moltiplicano. E’ un discorso da approfondire questo…
    Ciao!

    • Molto interessante la parte sulle paure…si, viviamo di paure e spesso è difficilissimo affrontarle.

      Verissimo Antonio, e non dimentichiamoci che anche i nostri genitori (nonostante spesso per noi sin da piccoli sono stati degli “eroi” e pensiamo o “pretendiamo” che siano perfetti) provano paure. Far sentire il nostro Amore per loro, magari con un abbraccio (ma non necessariamente), aiuta a sentirli accettati nonostante la loro imperfezione… e a quel punto il rapporto cambia totalmente. 🙂

  4. si …..un abbraccio mi manca dai miei genitori .. ora come ora totalmente preso dalla famiglia lavoro impegni famigliari ecc ecc ecc.
    manca quel dolce abbraccio di mia madre… ,dove dimenticavo tutto ed ero al sicuro… e coccolato da bambino le cui braccia mi tenevano teneramente .
    Ed io senza nessun pensiero …,ne obbligo… ,ne doveri chiamata responsabilità ero felice !
    nonostante sia morta giovane e abbia perso anche mio padre pochi anni fa ,mi mancano quei momenti di pace e serenità.

    • Ciao Gabry,
      ti ringrazio per essere stato vulnerabile e aver condiviso il tuo stato d’animo.
      Mi dispiace che i tuoi genitori non ci siano più e che tu non possa più ricevere i loro abbracci in cui tu ti potevi perdere sentendoti al sicuro.
      Come potresti trovare altre persone che ti accettano e ti abbracciano in un modo incondizionato, simile a quello con cui ti abbracciavano i tuoi genitori ?
      Cosa potrebbe essere necessario cambiare nel tuo modo di porti per ricevere tale Vero Amore ?

  5. …………per me conta la sicurezza in noi stessi !! non invadenti , sempre imprevedibili , mai noiosi …e un po apatici !!
    il perbenismo gratuito non porta a niente per il mio parere …
    c’e un detto che ricordo :
    chi ti mette nei guai non sempre lo fa perché ti vuole male …
    e chi ti toglie dai guai non sempre lo fa perché ti vuol bene …
    siamo esseri umani sbagliamo …ma forse questo e un pregio ??

    • E si trasmettono un sacco di emozioni 🙂
      Persone diverse hanno abbracci diversi, prova ad abbracciare persone diverse e sentire le differenze e prova tu ad abbracciare in modi diversi e vedere le reazioni delle persone.
      Sperimenta 😉

Commenti

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