Strategie Vincenti
Getting Things Done: il mio sistema (seconda parte)
Nella prima parte di questo articolo ho descritto come è nato e quali motivazioni mi hanno spinto ad implementare il mio sistema GTD e quale è il software che utilizzo. In questa seconda parte passerò in rassegna le categorie (gruppi) di liste, andando in dettaglio fino all’analisi delle singole liste.
Innanzitutto è importante spiegare che ho fatto la scelta fondamentale di scindere le liste che riguardano la mia vita privata da quelle che riguardano il mio lavoro. Lo so che David Allen sconsiglia di dividere le due cose, perchè in realtà l’una ha influenza sull’altra, ma io ho fatto questa scelta (dopo aver provato a tenere tutto unito) per i seguenti tre motivi:
- quando per esempio durante il weekend consulto i miei next steps privati, non ho alcuna voglia che mi vengano ancora ricordate tutte quelle cose importanti e urgenti che non ho ancora fatto per il lavoro.
- trovo che non aiuti la focalizzazione avere una lista di next steps privati piena zeppa di next steps di lavoro, che comunque in quel momento non riuscirei a completare.
- porto sempre con me il mio palmare, su cui ho tutte le liste, sia quelle private che quelle di lavoro, quindi ho comunque sempre a portata, sia le informazioni private, che quelle di lavoro.
Il mio sistema GTD è suddiviso in 5 categorie: Actions, Business, Personal, Where, Who.
Categoria: Actions (Azioni)
Questo è il cuore del mio sistema GTD, qui risiedono le liste che uso il 90% del tempo. In pratica è il mio pannello di controllo (gli anglofoni lo chiamano dashboard = cruscotto), in esso si trovano (in ordine alfabetico) le seguenti liste:
Chiamare
Commissioni
Lista progetti
Lista progetti Personal
Next steps
Next steps Personal
PC@Home
PC@Office
Sometimes Personal
Sometimes Work
Waiting for
Waiting for Personal
Partiamo dall’alta quota, da 20.000 piedi come direbbe David Allen (oppure da 6.000 metri come viene convertita nella versione italiana del libro, gulp e sigh !) cioè dalle mie aree di responsabilità. Attualmente faccio il tecnico-commerciale, perciò in Lista Progetti si trovano tutti i clienti con i quali ho commesse in corso, con elencati i rispettivi punti cardine (come per esempio inzio lavori, date collaudi, scadenze pagamenti). Per motivi di riservatezza (dovrei praticamente cancellare tutti i nomi) non pubblico questa lista.
Se una commessa è grossa ed importante, nella categoria Business creo una lista con il nome del cliente e con dentro tutti i next steps per tale commessa. Nell’attuale lavoro l’ho fatto per due commesse, ma tendo a non farlo più, perché ora preferisco immettere tutte le azioni da intraprendere in un’unica grande lista Next steps, in quanto in questo modo ho tutte le cose da fare per le varie commesse in un unico posto, senza che debba passare avanti e indietro tra diverse liste.
Al contrario di David Allen che usa avere diverse liste per diverse “quote di volo” (leggi: diversi orizzonti temporali), io scendo direttamente a bassa quota con la lista dei Next Steps, cioè la todo list di tutti i giorni con i miei prossimi passi che devo compiere.
La cosa più importante (ma questo vale per qualsiasi lista), è scomporre le macroattività in singole azioni e assicurarsi di scrivere per ogni voce della lista un’azione, la scadenza e il contatto o il referente. Sbirciando nella mia lista, tra le altre cose, puoi notare che il software Bonsai ti permette di impostare delle colorazioni automatiche delle voci a seconda delle categorie e della scadenza. Io l’ho impostato in modo tale che colori di rosso le voci scadute, di viola quelle in scadenza durante la giornata odierna, in blu quelle in scadenza il giorno successivo e in nero quello in scadenza fra 2 o più giorni. Inoltre forse hai notato che nelle note (riquadro giallino sulla destra, ma che può essere spostato anche in basso, se lo si vuole) scrivo l’oggetto e la data delle eventuali mail che sono correlate a tale compito. In questo modo semplicemente copio l’oggetto della mail e lo incollo nel Copernic Desktop Search (se non sai cosa sia e non sei conscio delle grosse potenzialità che ha un motore di ricerca locale, ti consiglio di leggere il mio articolo a riguardo), in questo modo sono in grado di leggere, aprire, stampare e rispondere a tale mail nel giro di 1-2 secondi, senza dover impazzire di cercare tale mail in Outlook, vantaggio mica da sottovalutare visto che ho un archivio della posta in arrivo di oltre 1,5 GB.
Passiamo quindi alla lista Waiting for, in cui scrivo tutte le cose che ho delegato o per cui attendo una risposta, ove “risposta” può voler dire anche: una conferma affermativa o negativa, una conferma che un compito è stato ultimato, la ricezione di un documento/mail/oggetto, la consegna di un componente etc. La tecnica è la stessa adottata per la lista Next steps: è importante essere precisi su cosa si vuole ottenere (onde evitare di dover pensare o ricordare cosa si doveva ricevere), indicare la scadenza e il nome della risorsa da cui si attende la risposta. Anche in questa lista, se sono coinvolte delle mail, uso la tecnica di copiare l’oggetto della mail nelle note e il Copernic Desktop Search per rintracciarla in un baleno.
Fino ad ora ho parlato del cuore del mio sistema GTD per il lavoro, passiamo ora alla mia vita privata, partendo dalle liste equivalenti a quelle sopra descritte, cioè Next Steps Privat e Waiting for Personal, che contengono rispettivamente le singole azioni che devo intraprendere e i feedback che riguardano la mia vita extralavorativa.
La lista Chiamare contiene invece un elenco delle persone che devo/voglio contattare. Nel mio caso equivale ad essere in realtà una lista di “socializzazione”. Per intenderci: se devo chiamare l’idraulico, metterò una riga con il testo “Chiamare idraulico affinchè sistemi lavandino” nella lista Next Steps Privat, mentre se voglio chiamare qualcuno in macchina sul viaggio di ritorno dal lavoro per chiacchierare o se voglio decidere quale amico incontrare nel fine settimana, apro la lista Chiamare.
La lista Commissioni invece, come dice il nome, raccoglie tutte le commissioni che devo effettuare quando sono fuori casa, trattasi cioè di acquisti di articoli particolari (non la classica spesa, per quella uso il software free Handyshopper) o commissioni, quali per esempio passare in Posta o in pulisecco etc.
La lista PC@Office contiene tutte le attività che vorrei fare al PC dal lavoro. Nel mio caso specifico riguardano tutte attività ricreative (da fare cioè in pausa pranzo) in quanto non ho necessità (come fa invece qualcuno) di dedicare una lista alle attività lavorative per quando si trova davanti al computer, in quanto passo già gran parte del mio tempo davanti ad esso e comunque ho sempre la possibilità di accedervi, non appena ne dovessi avere la possibilità.
La lista PC@Home contiene invece quelle attività che posso svolgere solo dal mio PC di casa: quali per esempio masterizzare un CD di foto, convertire dei files musicali etc.
Infine le ultime due liste contenute nella mia categoria Actions sono Sometimes Work e Sometimes Personal. In esse dovrebbero finire le attività che per adesso ho deciso di non fare, ma che in un futuro potrei forse voler fare. In pratica per quanto riguarda la lista riguardante il lavoro è una lista morta, non ci ficco dentro niente. Per quanto riguarda la lista privata ci metto le cose che mi piacerebbe fare, tipo: vedere una mostra, la macchina ideale, il lavoro ideale, viaggi che mi piacerebbe fare. In più ogni tanto quando faccio la manutenzione alle mie liste ci finisce dentro qualcosa che tolgo da Next steps Privat che non riesco a fare e che ho deciso di tenere in sospeso, ma di non ancora cestinare.
Nel prossimo articolo descriverò le categorie: Business, Personal, Where, Who.
[…] ad implementare il mio sistema GTD (Getting Things Done) e quale è il software che utilizzo. Nella seconda parte ho descritto la categoria Actions (Azioni) e le liste in essa contenute, in questa terza parte […]
Articolo interessante, io uso un approccio simile per il lavoro solo che mi sembra un pò eccessivo racchiudere la propria vita (soprattutto quella privata) in un mondo digitale.
dimenticarsi ogni tanto qualche cosa rende la vita più interessante….
@Pigro
Che sia digitale o cartaceo è solo una scelta personale su quale MEZZO ti è più congeniale, ma il punto fondamentale è che ognuno di noi ha diversi RUOLI, nel mio caso per esempio io sono lavoratore (responsabile di un reparto di 25 persone), marito, padre, amico (di N persone), blogger. Nelle mie 24 ore giornaliere devo riuscire a ricoprire diversi di questi ruoli (mica tutti i giorni devo ricoprirli tutti), facendo il time management e la gestione dei progetti di solo una parte di questi ruoli (come per esempio del ruolo LAVORATORE), rischierei di perdere completamente di vista gli obiettivi e i compiti di un ruolo fondamentale come PADRE e MARITO.
In ufficio avresti sempre qualcosa di urgente e di importante da fare, anche dopo il normale orario d’ufficio, se hai un sistema che ti ricorda che hai anche dei compiti e degli obiettivi fuori dall’ufficio, puoi prendere una decisione saggia se quel pomeriggio è più importante fermarsi in ufficio oppure uscire.
Sono d’accordo con te. L’obiettivo del GTD è essere più efficaci e ridurre lo stress mentale, non di iper-pianificare e prevedere tutto.
Capisco benissimo la volontà di voler scindere privato e lavoro, ma per divisioni della Next actions ci sono i contesti 🙂
Infatti una next actions list senza contesti vale forse la metà di quello che rende la next actions list davvero efficiente. Ad esempio @Mail, @Home, @Office, @Calls etc.
@ FrancescoK
Io i contesti li uso: se guardi bene ho una lista Chiamare per quando sono davanti al telefono, una lista PC@Home e una PC@Office per quando sono davanti ad uno dei 2 PC, una lista Commissioni che sono le faccende private per quando sono fuori casa, liste dedicate per specifici alcuni colleghi specifici di lavoro (in modo tale che se mi trovo con loro, non mi dimentichi niente e possa finire il prima possibile), liste per specifici progetti di lavoro o privati (in modo tale che se lavoro su di essi, sappia subito cosa fare).
Per me questi contesti sono più che sufficienti.
Mi descrivi quale è la struttura delle tue liste ?