Strategie   Vincenti

Non fare come questo pinguino !

Per gran parte della mia vita ho cercato di compiacere le persone attorno a me per paura di non essere accettato e per evitare i litigi, gli scontri.

Ho procrastinato di affrontare situazioni spinose, di affrontare le mie paure, proprio come questo pinguino:

 Ti risulta familiare questa scena ? 🙂 

 

BASTA: io voglio lasciare uscire la vera parte di me stesso. Se non mi faccio vedere per chi sono veramente, come fanno gli altri ad accettarmi per quello che sono ?

 

La paura non ci impedisce di morire. Ci impedisce di vivere. – Naguib Mahfouz

 

Che cosa stai rimandando ?

Non importa quanti anni tu abbia: se credi di essere troppo giovane o ormai troppo vecchio.

Non importa se pensi di non avere abbastanza esperienza: il sentirsi sicuri è il risultato di essere passati all’azione, NON un prerequisito !

Non importa se pensi di non avere tempo.

Non importa se pensi di non avere abbastanza soldi.

Non importa se hai paura (è un buon segno: vuol dire che è qualcosa di importante per te )

Buttati !

Fai il primo passo: qualsiasi esso sia.

Non importa se il passo è piccolo

Non importa se lo fai da solo, assieme al tuo partner o con l’aiuto di un coach

Ma fallo OGGI !

Se vuoi, puoi condividere nei commenti quale è il tuo primo passo: ti sorprenderai di quanto siano simili le nostre paure, di quanto davanti alla paura siamo tutti uguali.

P.S: hai notato che il pinguino alla fine a forza di esitare è caduto malissimo: era meglio se si fosse buttato convinto subito… ! 😉

P.S. 2: alla fine è stato tagliato il pezzo del filmato in cui il pinguino felice nuota finalmente in acqua con un bel pesce in bocca e dice “Cavolo che figo, perchè non mi sono buttato prima ???” 😀

23 Commenti

  1. Da una settimana a questa parte, molti blog parlano di PAURA.
    Condividere un’emozione, specie questa, porta sempre beneficio.
    E come disse Paulo Coelho:
    Soltanto una cosa rende impossibile un sogno: la paura di fallire.
    Buona Estate.
    Salvatore

    • Ciao Salvatore,
      concordo con quello che hai scritto: ciò che ci separa dal raggiungimento dei nostri sogni, è soltanto una nostra paura (non necessariamente quella di fallire).

      • Hai ragione, spesso una paura ne nasconde altre, a volte difficili da identificare.. Scopro ogni giorno che le mie paure e molte delle mie credenze sono in effetti paure e credenze di qualcun altro, che negli anni mi sono rimaste appiccicate addosso e che non avevo mai messo in discussione. Sto facendo pulizia, gran lavoro, utilissimo…

        • Scopro ogni giorno che le mie paure e molte delle mie credenze sono in effetti paure e credenze di qualcun altro, che negli anni mi sono rimaste appiccicate addosso

          Sì, è sempre così: provengono da parte dei nostri genitori, degli insegnanti degli amici, da modelli creati dalla televisione, dalla società…
          E’ inevitabile.
          Ma il bello è che noi abbiamo una consapevolezza: possiamo scegliere di cambiarli, se vogliamo.
          Si tratta di uscire dalla nostra zona di comfort e di affrontare le nostre paure.

          Sto facendo pulizia, gran lavoro, utilissimo…

          Concordo.
          In questo sono molto utili, quelle che io chiamo Persone Sagge, le puoi trovare ovunque, se apri gli occhi: può essere il tuo vicino di casa, un bambino, la cassiera del supermercato, un coach, una persona che ha già raggiunto quello che vuoi tu. Una di queste persone è in grado di vedere quello che tu non stai vedendo in quel momento e con una semplice frase o un gesto, ti fa notare ciò che fino a quel momento non eri riuscito a vedere.
          Una singola ispirazione, cambia tutto.
          Il cambiamento non è necessariamente lungo e doloroso.

          • Vero … e questo grazie al principio di Sincronicità ti arriva di sicuro e, come dici tu, in tempi non necessariamente lunghi … è uno dei sistemi con cui l’Universo ci fa pervenire le risposte !!!
            Grazie

  2. La sensazione più fastidiosa è proprio quella successiva al primo passo o al buttarsi … di quanto si sia stati sciocchi a non farlo subito (come si diceva del pinguino alla fine caduto malissimo) … il problema più grosso è rendere costante il modo di agire positivo del fare comunque un primo passo in qualunque situazione ci si trovi in cui viene richiesto …
    Ciao e sempre GRAZIE , Alex …
    Giovanni

    • “La sensazione più fastidiosa è proprio quella successiva al primo passo o al buttarsi … di quanto si sia stati sciocchi a non farlo subito”

      E’ vero è capitato anche a me, ma io la trovo utile, è benzina per la prossima volta 😉

      il problema più grosso è rendere costante il modo di agire positivo del fare comunque un primo passo in qualunque situazione ci si trovi in cui viene richiesto…

      Io mi focalizzo soltanto sul prossimo passo: cosa sto rimandando ORA ?

  3. E’ vero sono le paure che non ci fanno vivere e costruire le nostre vite. Questo vale in tutti i settori della vita. Anzi, le paure poi si avverano quasi tutte. Perchè pensando alle paure assumiamo atteggiamenti che portano a realizzare le nostre paure. Esempio: se io penso che mia moglie mi tradisce, mi comporto in modo sospettoso e sgarbato ed aiuto la mia profezia ad avverarsi. Non si possono sconfiggere le paure solo con la volontà di farlo o con il ragionamento, ma bisogna lavorare seriamente su noi stessi e sulla nostra crescita in generale. Saluti e buone vacanze senza paure a tutti.

    • E’ vero Antonio che con il nostro comportamento “attiriamo” (io preferisco dire “auto avveriamo”) ciò che non vorremmo, ma un altro meccanismo ancora più perverso è quello che abbiamo visto nel video del pinguino: abbiamo una paura in testa (che nella verità è solo un pensiero nostro a cui dedichiamo un sacco di energia) che non è una realtà (non è ancora accaduto e non sappiamo nemmeno se mai accadrà, almeno non fino a che proviamo) e questo è sufficiente affinchè noi NON agiamo… !

      Non si possono sconfiggere le paure solo con la volontà di farlo o con il ragionamento, ma bisogna lavorare seriamente su noi stessi e sulla nostra crescita in generale.

      Nello specifico cosa vuol dire ?
      Cosa hai deciso di fare ?

  4. Il caso del pinguino. E’ vero che con le sue paure lui ha fatto un salto a sacco di patate, ma è anche vero che lui non sapeva come saltare, non sapeva come entrare in acqua, non aveva gli addominali per fare un salto verso l’alto etc.
    Quindi molte volte la paura ti viene quando non ti senti pronto o capace di fare una determinata cosa, perché sai che non sei capace e quindi ti salgono tutte le negatività immaginabili. Quindi per superare le paure servono anche delle azioni preparatorie e fortificanti che ci permettono di affrontare le paure con più sicurezza e superarle. In questo senso io intendo che non basta solo la volontà di non avere paura.

  5. Le paure…queste brutte sensazioni che a volte ci rovinano la vita. Per assurdo poi ne superi anche solo una, e ti rendi conto che hai un pezzo consistente di felicità in mano! E magari un gran risultato raggiunto! Noi esseri umani siamo poi mote volte bloccati dalla paura del giudizio. Ma giudizio di che cosa, poi? E’ veramente assurdo non sperimentare parti delle nostre possibilità solo perchè c’è la paura degli altri. Un pò alla volta mi sto sentendo un pò più libera, e questa mi sta dando un’enorme carica per voler continuare in questa direzione.
    Grazie a tutti

  6. Sono d’accordo con quanto scritto, aggiungo una cosa che credo sia interessante: assicurati di essere con persone che non stiano tentando più o meno inconsciamente di ostacolare la tua libertà d’espressione, se è così vattene subito, che siano i genitori, la ragazza, gli amici più stretti non ha importanza. A volte quello che blocca sono paure, ma a volte sono bastoni tra le ruote. Purtroppo ci sono persone alle quali piace vivere la propria vita ed anche quella degli altri, vanno evitate come la peste!

  7. Ciao Alexander,
    Leggo sempre il tuo blog con grande piacere! Grazie per tutti questi spunti.
    Anche nella mia esperienza è proprio così…una volta fatto il primo passo ti accorgi che era più grande il pensiero della paura che la paura stessa. Però è un allenamento quotidiano perché appena ci si rilassa un po’ spesso si torna a rifare gli stessi errori di prima.
    A presto!

  8. La paura è una parte fondamentale (e naturale) del comportamento umano. Far apparire ogni “problema” come una conseguenza diretta ed unica del fatto di provare paura è un esercizio pericoloso ed inutile, a mio modo di vedere.
    E’ uno dei tanti mantra che si ripetono all’unisono nell’attuale campo della cosiddetta crescita personale.
    Una delle tante ca***te. Purtroppo.
    Esistono paure “buone” e paure “cattive”: bisogna innanzitutto saperle distinguere. Io nell’arco della mia vita mi sono sforzato di andare contro paure che poi alla fine non mi hanno dato nessun reale risultato, tranne quello di appagare un ego dotato di scarsa lungimiranza e senso pratico. Anche perché pretendere di vincere tutte le proprie paure è semplicemente illusorio: vinta una infatti se ne presenterà sempre un’ altra. Sicuro come è sicuro che al giorno succede la notte: e allora che fare?
    E’ molto più saggio assecondarle e capire cosa ci vogliono dire, senza per forza cercare di “combatterle”: si sprecano così molte meno energie, e di quella “paura” si riuscirà a far tesoro in maniera più costruttiva per noi stessi ed il nostro percorso.

    • Ciao Pier Paolo,
      certo che ci sono paure di tipo diverso: avere paura di chiedere l’aumento al capoufficio o di chiedere ad una ragazzo di uscire con te, è ben diverso dall’aver paura di stare davanti ad un leone affamato.
      E’ altrettanto vero che vinta una paura ce n’è un’altra, ma tu vincendo la prima paura sei diventato una persona diversa e le tue difficoltà sono diventate di “un altro livello”, che è superiore.
      Quando io parlo di vincere le proprie paure, lo faccio da un punto di vista di voler crescere, do voler diventare una persona migliore, NON dal punto di vista “sono l’uomo che non deve chiedere mai !”…
      Non sono proprio il tipo…
      ANZI, una delle caratteristiche che mi piacciono di più, e che sto cercando di sviluppare ulteriormente, (e che trovo fondamentale per portare i miei rapporti interpersonali, soprattutto con le persone che amo, ad un “livello superiore”) è proprio quella della vulnerabilità. Guardati questi 2 miei video per capire cosa intendo: https://www.youtube.com/watch?v=0yby-KJ-9bQ e https://www.youtube.com/watch?v=r4LED2KTDoM
      Ciao
      Alexander

      • Quando io parlo di vincere le proprie paure, lo faccio da un punto di vista di voler crescere, do voler diventare una persona migliore, NON dal punto di vista “sono l’uomo che non deve chiedere mai !”… Non sono proprio il tipo… – See more at: http://strategievincenti.net/pinguino/#sthash.ULMGPFtL.dpuf

        Infatti: e l’avevo capito Alexander, è per questo che ritengo siamo in sintonia su questo concetto. Ma purtroppo devi ammettere che l’approccio “l’uomo che non deve chiedere mai”, l’uomo di “successo” impavido che raggiunge SEMPRE i propri obiettivi facendo un sol boccone di tutte le sue paure, è quello che viene “venduto” dalla maggior parte degli attuali coach di crescita personale.

        Tu hai un approccio diverso, e probabilmente nel prossimo futuro sarà questo stesso tuo approccio quello che si seguirà maggiormente, però come specifica giustamente anche Mauro, c’è un ulteriore pericolo, quello di agganciare la “crescita personale” alla crescita professionale od economica. E qui a mio modo di vedere si corre il rischio di deviare nuovamente dal percorso.

        E’ per questo che ritengo che certe tematiche siano pericolosamente contigue con quelle di natura psicologico/spirituale, e mischiare il sacro con il profano non è mai un buon affare! 😉

  9. Attenzione alla costruzione maniacale di se stessi, toglie genuinità ed anche senso alla propria evoluzione, la quale non avviene in breve tempo e neanche così consapevolmente, ma è fatta in buona parte da una certa casualità ed imprevedibilità degli eventi che ci accadono e che segnano irrimediabilmente il nostro progresso. Giusto lavorare su se stessi ma non per raggiungere scopi professionali o così materiali.

  10. Ciao Alexander,

    scrivi “Per gran parte della mia vita ho cercato di compiacere le persone attorno a me per paura di non essere accettato e per evitare i litigi, gli scontri.”

    E’ una paura piuttosto comune. Come anche il suo opposto, la “paura” di non essere se stessi, che spesso ci fa andare contro a prescindere, in maniera da sentirci “unici” ed originali, eliminando così l’impressione (ansiogena) di essere costretti ad uniformarci. Ma come in tutte le cose, se portate all’estremo, vi è ovviamente qualcosa che non va, sia in un caso che nell’altro.

    Poiché proprio ieri qualcuno a me molto vicino ha cercato di farmi sentire “sbagliato” perché non compiaccio un suo desiderio, o forse sarebbe meglio dire una sua paura (ed io ci stavo per cascare), ecco che oggi mi è capitato questo scritto anonimo che riporto in quanto mi sembra molto pertinente al contesto.

    “Se stai ad ascoltare ciò che dice la gente ed hai paura del loro giudizio non vivrai mai come vorresti. Ricordati che tanto qualsiasi cosa tu faccia, loro ti metteranno abiti che non sono tuoi, storie di cui non sei protagonista e sapranno sempre descriverti nel peggiore dei modi, soprattutto quando sei ciò che loro non saranno mai.”

    Mi auguro caro Alexander che queste poche righe ti facciano riflettere così come hanno fatto riflettere me.

    Buona giornata! 😉

  11. Ciao Alexander,

    che bel filmato… certo mi rivedo eccome in questo pinguino, con l’unica differenza che ho la convinzione che nonostante tutto sono fornita di una buona dose di fortuna.

    Molte cose nella vita le ho scelte perchè erano più facili rispetto ad altre. Una soprattutto. Il mio matrimonio.

    Qualche anno prima, durante una crisi, conobbi telefonicamente una persona che mi sconvolse completamente e che mi fece sentire quella persona che nemmeno sapevo di essere, ma i miei principi e la paura mi portarono a troncare subito quella forte emozione.

    Era una persona che mi spaventava. Troppo lontana dalla mia realtà e dalle mie aree di confort, e lo era anche geograficamente parlando.

    Perciò, dopo un periodo di chiarimento e di analisi decidemmo di sposarci promettendo di impegnarci quotidianamente ad esserci sempre l’uno per l’altra.

    Passano gli anni e quella crisi che pensavamo passata mi si rivela come mai risolta ma soltanto spostata ed ingigantita, offuscata da quello che credevamo amore ma che è stato confuso con abitudine e affetto.

    Così ho preso coraggio e le redini della mia vita ed ho scelto di essere felice.

    Sono stati momenti terribili. Se ci ripenso mi vengono i brividi e non so ancora come sono riuscita ad affrontare quel terribile weekend in cui ho comunicato le mie intenzioni.

    Poi arrivò il momento di comunicarlo ai miei genitori, super cattolici.

    La paura del giudizio altrui non mi abbandona mai.

    Anche ora che sto scrivendo continuo a cancellare le frasi e riscriverle meglio per la paura dei fraintendimenti e dei giudizi scontati di chi leggerà questo mio post.

    Ho una lavagna in casa che ho acquistato 5 anni fa con lo scopo di appuntarci alcune frasi.

    Sono 5 anni che su quella lavagna c’è scritto questo:

    “L’importante non è come ti giudicano gli altri, ma come ti senti tu.”
    cit. dal film La lingua del Santo. C. Mazzacurati

    Sono 5 anni che sto con quella persona che mi ha dato il coraggio di trasformarmi da bruco a farfalla.

    Questo per dire che non è mai facile. Ma non per questo bisogna rinunciare.

    Il mio percorso non è ancora finito ma, dall’avere paura della mia ombra, sto scoprendo di avere le capacità di gestire un team di 6 persone e di supportare loro e anche altri uffici condividendo le abilità professionali che ho acquisito nel corso degli anni.

    Grazie per i consigli al corso di ieri sera con L. Mengato

    • Grazie a TE per la condivisione qui e l’esserti messa in gioco durante il workshop con Luigi Mengato.
      Un abbraccio
      Alexander

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