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Kiva: cambia il mondo con un prestito alla volta

Come ho scritto in un precedente articolo, nel mondo il 96% della ricchezza è in mano a soltanto un 1% della popolazione, questo vuol dire in pratica che tanta gente si trova in difficoltà economiche, nonostante sia armata di buona volontà. Tutte queste persone hanno bisogno di aiuto. Non tutti sono consci del fatto che esistono due modi di fare solidarietà: una passiva ed una attiva.

Solidarietà passiva

La solidarietà passiva è quella a cui ci viene più spontaneo pensare: una persona muore di fame, noi gli diamo da mangiare. Questa solidarietà è importante in quanto è basilare, è essenziale alla sopravvivenza, ma una volta messo fuori pericolo di vita una persona bisognosa, il suo problema di sussistenza permane. A questo punto continuare a sostenere questa persona bisognosa con solidarietà passiva, come per esempio continuando a fornigli alimenti, non gioverà alla sua condizione.

Solidarietà attiva

Confucio ha detto “Piuttosto che regalare un pesce a chi ne ha bisogno per sopravvivere, è meglio insegnargli a pescare“. Infatti continuando a fornire il cibo alla persona bisognosa non la renderà autonoma, di conseguenza sicuramente non acquisterà nemmeno autostima ed indipendenza. Per questo motivo è importante sostenere la solidarietà attiva, cioè l’insegnare e il dare delle opportunità di sviluppo e di indipendenza economica a chi ne ha bisogno.

A questo proposito ci viene in aiuto uno strumento chiamato microcredito (a volte chiamato anche prestito d’onore, finanza etica, Banca dei poveri e microfinanza). I programmi di microcredito aiutano le microattività economiche, come per esempio agricolture, allevamento, produzione e commercio/servizi, erogando piccoli prestiti a microimprenditori o gruppi di questi che hanno forte necessità di risorse finanziarie, per avviare o sviluppare progetti di auto-impiego. L’incremento di reddito che ne deriva porta a migliorare le condizioni di vita dei loro nuclei familiari, determinando contemporaneamente un impatto significativo a livello comunitario.
Avendo come target di riferimento i poveri, i programmi di microcredito molto spesso prevedono, oltre a servizi di carattere finanziario, anche una combinazione di servizi di supporto alla microimpresa, come: formazione tecnica e gestionale, creazione di reti commerciali, condizioni per la raccolta di risparmio. In modo più appropriato questi programmi assumono la denominazione di progetti di microfinanza.

Lo strumento del microcredito è stato ideato dal premio Nobel per la Pace Muhammad Yunus, che lo ha impiegato dal 1976 per risollevare le sorti del Bangladesh colpito da una violenta inondazione.

Kiva: il microcredito online

Chi eroga il prestito del microcredito non deve essere per forza una banca, ma puoi essere benissimo anche tu !
Nell’era del Web 2.0 il creditore può essere chiunque, è sufficiente registrarsi sul sito Kiva.org e avere un account Paypal. In pratica Kiva.org fa da intermediario nelle seguenti 4 fasi che costituiscono un microcredito:

  1. il creditore (tu) sceglie sulla homepage di Kiva.org quale attività e con quale importo (il minimo sono $25) finanziare
  2. Kiva.org trasferisce tale somma ad un partner locale, che a sua volta lo dà alla persona che deve essere finanziata
  3. periodicamente il partner locale di Kiva.org raccoglie i rimborsi del finanziamento e le notizie sull’avanzamento del progetto finanziato, informazioni che vengono inviate via email a tutti i creditori di tale progetto
  4. una volta estinto il debito da parte della persona che ha ricevuto il finanziamento, Kiva.org mette i soldi finanziati di nuovo a disposizione del creditore, che è libero di riscuoterli o di rifinanziare un nuovo progetto.

Sono tre i motivi per cui sono così entusiasta del microcredito:

  • ho la possibilità di dare una speranza ad una persona o gruppo di persone
  • ho la possibilità di dare fiducia ad una persona volenterosa. Ti è mai capitato che una persona avesse fiducia nelle tue capacità ed investisse per il tuo successo ? A me sì e ti assicuro che è stata un’esperienze estremamente motivante per me. Poter essere a mia volta colui che da fiducia e sprona un’altra persona  a diventare autosufficiente mi mette una grande gioia, perchè è come liberare una persona dalla prigionia
  • l’idea che i soldi con cui ho finanziato il primo progetto possano essere utilizzati più volte per finanziare altri progetti, una volta che i progetti precedenti sono stati ripagati, permette di ottenere un potentissimo effetto leva. Poniamo di aver finanziato $25 e che essi vengano restituiti nel giro di un anno e che io li utilizzi per finanziare un altro progetto, della durata anche esso di un anno. Se ripeto questo ciclo per 10 anni con soli 25 dollari ho aiutato a realizzare 10 progetti per i quali ci sarebbero voluti 250 dollari se li avessi finanziati tutti insieme contemporaneamente.

Questo Natale, oppure la prossima volta che ti arriva un assegno da Google Adsense eroga un microcredito: aiuterai una persona ad avviare la sua attività, aiuterai il mondo ad essere un posto migliore ed espanderai la tua mentalità aiutandola ad adottare l’atteggiamento dell’abbondanza e del dare.

Sei dei nostri ? Allora iscriviti al Team di Strategie Vincenti !

Tags: microcredito, solidarietà, impegno sociale, atteggiamento abbondanza

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