Strategie   Vincenti

Lo sai a cosa servono i muri ?

Randy Pausch è un professore di informatica della Carnegie Mellon University di Pittsburg, egli è molto amato tra i suoi studenti e famoso per il suo approccio diretto e rilassato (chiamatemi “Randy”) e per le sue sparate molto dirette, acute e pratiche, per le quali è stato coniato il neologismo pauschism. Un esempio è:

Il cacciabombardiere invisibile Stealth costa 2 billioni di dollari, perchè mai è stato dotato di un seggiolino eiettabile per il pilota ?
Se tale aereo precipitasse, ci sarebbero 2 bilioni di dollari che non potrebbero più essere usati per salvare delle vite umane. Anche se il pilota fosse in difficoltà e ci fosse soltanto un 1% di probabilità di atterrare in sicurezza, non voglio che il pilota abbia la possibilità di pensare che ci sia una via alternativa di uscita.

Un’altro che mi piace molto è:

Ogni ostacolo, ogni muro di mattoni, è lì per un motivo preciso. Non è lì per escluderci da qualcosa, ma per offrirci la possibilità di dimostrare in che misura ci teniamo. I muri di mattoni sono lì per fermare le persone che non hanno abbastanza voglia di superarlo. Sono lì per fermare gli altri.

Alla Carnegie Mellon University c’è una tradizione particolare, che ogni professore deve seguire: se ipoteticamente sapessi che stessi morendo, cosa diresti ai tuoi studenti ?

Nella sua “Ultima Lezione” Randy Pausch parla di come raggiungere i propri sogni, ma la lezione più grande che ci ha insegnato è che non possiamo cambiare le carte che abbiamo in mano, ma decidere di come giocare la mano, questo assolutamente sì !

Cioè: in qualsiasi situazione tu ti trovi, tu hai la libertà di scegliere di come reagire a quel evento.

Il video che segue è la versione breve (10 minuti) tenuta da Randy nella trasmissione di Oprah Winfrey e sottotitolata in italiano.

Nel video precedente Randy è un pò emozionato e va un pò veloce, credo che entrambe le cose siano conseguenza del fatto che fosse dal vivo in TV difronte a milioni di telespettatori. Ancora più impressionante è la versione originale e completa della lezione (durata 1 ora e 16 minuti) tenuta alla Carnegie Mellon University, in cui Randy è ancora più brillante e sorridente.

Altri 2 grossi insegnamenti che ho tratto da Randy sono:

  1. Le persone contano molto di più delle cose. Sicuramente questo concetto è figlio del fatto che i suoi genitori avessero preferito che lui potesse esprimere la sua creatività scrivendo e disegnando sulle pareti della sua camera (conosco qualche genitore che preferisce avere la proprie pareti linde).
  2. DIVERTITI ! La vita è troppo breve, ricordarti di divertirti in tutto ciò che fai.

Ti è piaciuta l’Ultima lezione di Randy Pausch ?

Cosa ti ha ispirato di più ?

Quale altro video ti ha ispirato maggiormente ?

Dillo nei commenti.

77 Commenti

  1. Trovo che Randy Pausch abbia espresso la sua migliore lezione con l’esempio.

    Nonostante la malattia ha dimostrato di sapersi godere la vita molto meglio di chi è in salute e non deve affrontare nessun reale problema. Questo atteggiamento nei confronti della vita è quello che più mi ha colpito.

    Andrea.

  2. Video gia visto un paio di mesi fa’…. veramente bello.

    Avvincente e nello stesso tempo commovente la sua storia

    Meravigliosa giornata a tutti!
    D

  3. E’ stato stupendo…Davvero: ho sentito i brividi e pianto (di gioia) come un tacchino…Penso che la relazione genitori-figli e figli-genitori sia quella che ci insegna piu’ cose nella vita.
    Ho perso mio padre da qualche tempo, un padre silenzioso vecchio stampo, scostante coi propri figli, molto virile e sportivo…ed ogni giorno che passa scopro nuove cose apprese da lui nei trenta anni di condivisione; quello che mi stupisce di più è che nel mio cervello ci sono registrate le lezioni di vita chi mi ha fornito, ma le immagini scorrono a distanza di ventenni …voglio dire è come un nastro in bianco e nero rallentato con i fermo immagine dei momenti in cui ha fatto di me la persona che sono ma che mi è concesso di ricordare e capire solo ora.
    Così traggo ispirazione inevitabilmente da lui nel rapporto coi miei di figli… e anche se non mi riesce di fargli dipingere i muri, ho consentito che vi attaccassero lettere e numeri…sono molto affascinati dalla comunicazione…Grazie Alexander…ci voleva proprio per affrontare settembre…

  4. ..pensavi di esserti già liberato di me è?? ^^
    Umm.
    Coincidenze o meno, quando ho deciso che la psicologa stava stravolgendo la mia personalità tentando di farmi credere che il senso comune sociale delle cose uniforme e convenzionale fosse l’unico “giusto” e quindi ho abbandonato la terapia, è stato il momento in cui ho deciso davvero di prendere coscienza di me e di ciò che sono, e da lì partire per conoscermi e comprendermi e assecondarmi senza paura.
    E’ stata la scoperta di un mondo fantastico, da lì in poi ho conosciuto gente meravigliosa (e non smetto di conoscerne) e ho aperto la mia mente a cose spettacolari, tutto è possibile, tutto è bellissimo, tutto è “pieno”.
    Istintivamente questi concetti li porto avanti e li sostengo da molti anni, senza mai aver letto o incrociato per sbaglio professori come Pausch, senza aver mai saputo che esistessero “Segreti”. E pian piano mi sono trovata tutte queste cose e queste persone sulla mia strada.
    “in qualsiasi situazione tu ti trovi, tu hai la libertà di scegliere di come reagire a quell’ evento” è ciò che penso e sostengo e propugno con forza da moltissimo tempo, scelte. Tu hai sempre e comunque una scelta, sei tu che decidi.
    E questo è fantastico ^^
    Un abbraccio :))
    Barbara

  5. Ciao Marzia, bel commento, veramente complimenti !

    Penso che la relazione genitori-figli e figli-genitori sia quella che ci insegna piu’ cose nella vita

    …cut…

    è come un nastro in bianco e nero rallentato con i fermo immagine dei momenti in cui ha fatto di me la persona che sono ma che mi è concesso di ricordare e capire solo ora.

    Ho una figlia di quasi 3 anni e sono d’accordo con te che essere padre sia una grandissima esperienza di crescita e ho la sensazione che man mano che mia figlia crescerà ed entrerà nell’età di cui comincio ad avere ricordi nitidi della mia infanzia, quel riavvolgimento del nastro capiterà sempre più spesso.

    Grazie & un abbraccio
    alexander

  6. 🙂 bella la storia del muro…..anche se non tutti la vedono in modo così positivo….a volte il muro sembra esserci per farci cambiare strada! come fa una persona a sapere se è in grado di superarlo o meno? e a sapere se un muro di fronte a lei significhi “rompi e continua”…oppure “cambia strada”…..beh mi sa che dipende da quanto ottimismo abbiamo dentro…….mi sa che il primo significato (“rompi e continua”) non è una cosa poi così universale che vale per tutti…….e questo è molto triste…….. 🙁 ….beh però da come ho imparato dal video……pare che L’ESPERIENZA SIA QUELLO CHE SI OTTIENE QUANDO NON SI OTTIENE QUELLO CHE SI DESIDERA………..mi sa che dobbiamo appigliarci a questo…..quando proprio il muro non riusciamo a buttarlo giu …….certo che ….un pò fa paura questa cosa però…..sono al terzo anno di ingegneria….ho dato 7 materie su 30……..ma è l unica cosa che vedo nel mio futuro…..se il muro non dovessi superarlo …sarebbe davvero un guaio……a cosa mi serve l esperienza alexander? se un giorno dovessi capire che ho impiegato tutta una vita in una cosa che non ho potuto realizzare??

  7. Questo filmato dà anche coraggio e positività nell’ affrontare difficoltà pronte a mettere a dura prova il nostro spirito. E’ stato d’ aiuto, per quanto riguada la mia situazione, alla mia indecisione mentale di poter intraprendere un cammino di studi all’ età di 31 anni come riflessologo. Erano un pò di giorni che ne parlavo in famiglia ed è sempre stato un pensiero che mi segue come da lontano ma che sento sempre.

  8. Grazie Alex per questo bellissimo filmato. Io lo conoscevo già, ma mi ha fatto molto bene rivederlo. Alex, stai facendo un grande “lavoro” con il tuo blog e te ne sono veramente grato. Sento che farai ancora molta strada su questo fronte… sarà un piacere percorrerla insieme.

    A presto,

    Francesco

    P.S. Come faccio ad allegare una mia foto ai post?

    P.P.S. Ti ho anche scritto un post abbastanza lungo su “BOOM” e su “Quale è il tuo sogno nel cassetto?”

  9. Non l’avevo visto e mi ha colpito la parola divertirsi, credo ci debba essere molta forza di volontà ma è importante anche nei primi anni di vita l’educazione ricevuta. Non a caso spesso il primo figlio è più pessimista del secondo, terzo. Magari generalizzo ma genitori non si nasce. Comunque grazie, 10 minuti spesi bene. Stefano

  10. io sono esattamente come Randy, la penso allo stesso modo, vivo allo stesso modo ,nei limiti del possibile, spero di non fare la stessa fine però, sento di avere ancora tanto da dare , ma soprattutto tantissimo da ricevere.devo ancora realizzare un milione di miei sogni di bambina.Ma se il destino dovesse decidere che è arrivata la mia ora, spero di saperla affrontare proprio come ha fatto lui.E’ una persona degna di grande stima. grazie alex per il video, mi ha insegnato qualcosa di più stasera.

  11. @Bibi

    “in qualsiasi situazione tu ti trovi, tu hai la libertà di scegliere di come reagire a quell’ evento” è ciò che penso e sostengo e propugno con forza da moltissimo tempo, scelte. Tu hai sempre e comunque una scelta, sei tu che decidi.

    Ciò vale su due piani, sia sul piano (chiamiamolo così) delle AZIONI (per esempio puoi decidere TU di continuare o meno a fare un certo lavoro o a cambiarlo), che su quello delle EMOZIONI (se qualcuno ti dice un’offesa o qualcosa che non ti piace, sei TU che decidi di offenderti o arrabbiarti, perchè hai SEMPRE la possibilità di SCEGLIERE una reazione diversa).

    E’ sul secondo piano che in questo periodo sto cercando di migliorarmi.

    ..pensavi di esserti già liberato di me è?? ^^

    Sinceramente sì: non so per quanto tempo ancora riuscirò a SCEGLIERE di sopportarti ^__^

    un abbraccione
    alexander

  12. Hallo Alex,

    kein Problem! Come ti capisco…

    Sarò lieto di leggere le tue risposte.

    Ho seguito il link e sembra abbia funzionato con l’Avatar. Adesso vediamo…

    Grazie mille!

    Un abbraccio anche a te,

    Francesco

  13. Ciao Alexander

    Il video che hai proposto è spaventoso … nel senso positivo del termine ovviamente!!!!

    Anche io ho vissuto indirettamente la vita che si spegne per colpa dei tumori (ho perso mia madre che aveva soltanto 52 anni e per me, il buco che ha lasciato è incolmabile).

    La forza che sprigionano le parole e le movenze di Randy Pausch non possono non farti partecipe. E’ grande la passione e la voglia di vivere di questo individuo che si è arreso all’evidenza accettando la sua imminente morte ma lo ha fatto non permettendo che la malattia gli tolga la felicità di alzarsi ogni mattina.

    Il filmato ci insegna tanto: rapporto genitori-figli, come affrontare i muri, come vivere la vita ma la parte più commovente del filmato è il finale con dedica ai suoi figli.

    Bhe … le lacrime sono scese … non potervo fare nulla per fermarle … perchè so quanto soffriranno i suoi figli e quanto sentiranno la sua mancanza. La ferita non si rimarginerà mai, continuerà a sanguinare lentamente per tutta la vita !!!!

    Barbara

  14. ciao a tutti,
    grazie Alex per il filmato, davvero stupendo..una lezione d vita in 10 min 🙂
    credo che faro’ dipingere a mio figlio le pareti della sua camera..troppo spesso diamo valore + alle cose materiali a scapito d altre + importanti .. quindi provo a fare il contrario.

    Mi ha colpito molto anche la risposta di Marzia perche’ ho provato le sue stesse sensazioni alla perdita di mio padre..
    Perche’ solo DOPO ho capito quali importanti insegnamenti mi ha dato mio padre?
    Inside

  15. Ciao Alexander,
    voglio ringraziarti per avermi dato la possibilità di conoscere Randy,avrei voluto che la cosa accadesse molto tempo fa, quando dopo una lunga malattia, mio padre ha deciso di smettere di lottare e si è lasciato morire…
    Ti garantisco che per me è stata l’esperienza più brutta della mia vita e il non poter far altro che tenergli la mano, mi ha poi portata alla disperazione totale.
    Ho seguito con molta attenzione ogni parola pronunciata e riflettuto su come riusciamo a rovinarci la vita da soli.
    La mia esperienza personale mi ha portata quasi alla follia pur di non voler guardare ed accettare il fatto che la persona scelta per donargli tutto il mio amore per undici anni non si sia creata nessun problema ad approfittare della situazione ed ora che non ho più nulla, di tornarsene tranquillamente a casa senza manifestare un minimo dolore…nemmeno gli occhi lucidi.
    Credimi ho provato in tutti i modi ad uscirne ed un esempio come quello ascoltato nel video mi ha fatta sentire ancora più piccola, ma ti garantisco che purtroppo il mio dolore mi ha sconvolta!!!!!!!!!
    Sicuramente il viso di Randy e la sua forza, la sua energia saranno per me da oggi un insegnamento prezioso ed un’ ancora quando mi sentirò da schifo come succede molto spesso ultimamente.
    Non finirò mai di ringraziarti per questo e se avessi la possibilità vorrei abbracciare Randy talmente forte da trsmettergli tutto il mio amore fino ad oggi buttato verso il niente.
    TI ABBRACCIO FORTE e grazie ancora.

  16. @Roberta

    come fa una persona a sapere se è in grado di superarlo o meno?

    Dipende da quanto CI TIENI a raggiungere il tuo obiettivo: se ci tieni non c’è ostacolo che tenga !
    Il fatto che tu in quel momento non sappia COME fare, non è sufficiente a scrollare la tua certezza CHE ci riuscirai, perchè hai DECISO che vuoi raggiungerlo.

    Io ho deciso che lavorerò in proprio, probabilmente da casa, ma non sò ancora come, ciò non mi ferma e non fa crollare la certezza che presto lo farò.

    Gli ostacoli (in questa metafora chiamati muri) non si devono necessariamente “abbattere”, ci si può anche girare intorno. Sembrano delle sottigliezze linguistiche che riguardano delle metafore, ma – secondo me – la loro importanza va ben oltre. Se fai fatica a dare gli esami di ingegneria, hai mai pensato di cambiare leggermente strada ?
    Un’altra facoltà ?

    Perchè non riesci dare più esami ?
    Ti distrai e non studi ?
    Non ti presenti agli esami ?
    Vieni bocciato ?
    Rifiuti il voto perchè non ti piace ?

    Insomma, le cause possono essere tante. Cerca di porti domande e di arrivare alla radice del problema e da lì cercare una soluzione.

  17. Vorrei aggiungere un’altra cosa, in pratica si tratta della continuazione e dell’ultimazione del post sopra. Non l’ho pubblicato prima perchè volevo che tu prima guardassi il video.

    Noi tutti siamo in realtà nella stessa situazione di Randy. Pensaci bene, cosa cambia tra lui e me (per esempio) ?

    Entrambe prima o poi andremo a morire, quindi il nostro conto alla rovescia è partito: Randy sa per certo che non vivrà oltre 6 mesi, io non ne ho la più pallida idea, potrebbe essere di più, come potrebbe essere di meno.

    Entrambe potremmo morire anche domani se per esempio ci cadesse una tegola in testa.

    Quindi la differenza tra me (e quindi ognuno di noi) e Randy è soltanto che lui sa che non vivrà oltre 6 mesi e di conseguenza ha scelto e deciso come vivere il resto dei suoi giorni.

    Ma TU – visto che anche il TUO conto alla rovescia corre – hai deciso quali sono le cose veramente importanti nella tua vita ?

    Gli dai la priorità più alta tutti i giorni ?

  18. ………..non li passo…….studio male…..mi distraggo facilmente….ma non vedo altra facoltà che io possa frequentare…….”sembra essere” quella che mi piace di più…..quella che mi dà quello che io voglio sapere….GRAZIE alex per avermi risposto 🙂 …mi sei sempre di aiuto con le cose che scrivi ……..troverò altri modi per girare intorno al muro ……e spero di riuscirci

  19. @Roberta

    perchè non chiedi aiuto nel Forum di Strategie Vincenti (magari nella sezione Efficacia Personale) esponendo la tua situazione ?

  20. @Alex

    ottima idea Alex!

    @Roberta

    sarei lieto di poterti dare una mano ad individuare le tue potenzialità, che ci sono sicuramente…

  21. @Roberta

    Francesco? come mi puoi dare una mano?

    Fidati Roberta: tu esponi in dettaglio nel forum quali sono i tuoi obiettivi e quali le tue difficoltà e vedrai che Francesco saprà aiutarti.

  22. E’ stato meraviglioso e sicuramente lo condovoderò con le mie amiiche …. la cosa che mi ha colpito maggiormente è il suo sottolineare l’importanza del diviertimento… mi sono trovata a ragionare su quanto ridere divertirsi crearsi momenti piacevoli porti del bene ovunque e non solo a sè stesi… spesso, almeno io, ho davvero peccato in questo, quasi sfuggendo al divertimento…come si dice dalle mie parti invece .. è cosa buona e giusta
    🙂

  23. “La fortuna è quel momento in cui la preparazione incontra l’opportunità”
    Complimenti per l’articolo spero davvero che la figura di Randy Pausch sia d’esempio per tutti.

    Giandomenico

  24. Ho letto il libro di Randy, davvero un grande uomo!

    Quelle pagine mi sembrano oro colato. Ha vissuto una vita piena, emozionante, professionalmente ed umanamente. Non si è arreso di fronte alle difficoltà, non si è fermato: ha seguito quel qualcosa di profodno che ha reso, nelle cose faceva, tutto molto più bello! 🙂

    Grande Randy Pausch! Grande!

  25. Il discorso di Randy è eccezionale in ogni sua parte. Le due frasi che più mi toccano sono quando racconta dell’università fa il paragone con il nonno e dice ricordati che alla tua età lui combatteva contro i tedeschi. E forse la più toccante quando spiega che la lezione è per i figli.

    Meraviglioso.

  26. E’ una lezione importante. E’ difficile parlare di amore per la vita e umiltà quando si è consci di morire tra breve tempo di cancro. L’autore ci lascia una lezione di vita: una vita che comunque vada deve essere sempre vissuta intensamente e con grande amore veso il prossimo fino alla fine dell’ ultimo respiro che ci rimane. Associare un forte piacere all’ amore verso il prossimo è lo stimolo cardine che ci induce ad adottare una filosofia di pensiero positivo.

  27. Bella,ineteressante,illuminante…lezione…
    quello che ho notato di più:
    -positività-umorismo-ottimismo
    -credere in qlq nel profondo…come per es..nel prossimo…
    -poi la gratitudine
    ….
    Grazie!.ciao alex

  28. Grazie per questo video, un grosso spunto di riflessione per noi tutti. Mi è scesa una lacrima, è questo il mio commento. Forse sono troppo emotiva io, forse ha parlato lui al cuore…

    Bianca.

  29. Alexander,prima di tutto complimenti per il blog,anche se lo faccio in un articolo vecchio ormai 😀
    Poi questa frase ” Ogni ostacolo, ogni muro di mattoni, è lì per un motivo preciso. Non è lì per escluderci da qualcosa, ma per offrirci la possibilità di dimostrare in che misura ci teniamo. I muri di mattoni sono lì per fermare le persone che non hanno abbastanza voglia di superarlo. Sono lì per fermare gli altri.” è la cosa piu’ vera che ci sia perchè se veramente vogliamo e desideriamo qualcosa solo la morte può fermarci.
    Grande articolo,cercherò di fare di questo blog uno dei miei preferiti. Perchè in questo momento ho bisogno di migliorarmi dopo tante delusioni

  30. anche se lo faccio in un articolo vecchio ormai

    Ciao Amelio,
    la maggioranza dei miei articoli sono senza tempo, non sono delle notizie, perciò non hanno scadenza, se non quella che il loro contenuto non ti è più utile perchè hai cambiato idea o modo di pensare.

    ciao
    alexander

  31. mi sto avvicinando da poco alle conoscenza della legge di attrazione ma questo video ho trovato che esprima molto bene il concetto, sapendo poi che quello e’ un uomo a “tempo determinato “e’ ancora piu’ potente,sicuramente da vederselo piu’ volte e trarne spunto,perche’ faccio ancora molta fatica a mantenere concentrato il focus e non lasciare che le delusioni mi facciano mettere in dubbio tutto.
    ciao Paola

  32. @Paola

    sapendo poi che quello e’ un uomo a “tempo determinato “

    ti faccio notare che noi TUTTI siamo a tempo determinato.

  33. Ciao Alexander, mentre stavo rileggendo questa pagina sono rimasto colpito da questa frase ”

    Ogni ostacolo, ogni muro di mattoni, è lì per un motivo preciso. Non è lì per escluderci da qualcosa, ma per offrirci la possibilità di dimostrare in che misura ci teniamo. I muri di mattoni sono lì per fermare le persone che non hanno abbastanza voglia di superarlo. Sono lì per fermare gli altri “.

    La metafora del muro esprime un concetto molto forte: La soluzione a qualunque tipo di problema esiste. Solo che non è sempre facile da trovare. Allora viene da domandarsi

    1) come fare a risolvere il problema ?
    2) c’è qualcuno più bravo di me che ha già risolto quel tipo di problema ? e se lo ha fatto quali soluzioni ha sviluppato ?
    3) come posso contattarlo affinchè mi faccia da maestro ?

    Nel riportare queste domande che in genere mi pongo quando devo risolvere dei problemi noto di non avere mai rifletutto sul fatto che il problema ” è li per uno scopo formativo ben preciso “.
    Io in genere adotto questa strategia:
    – mi pongo delle domande per mettere a fuoco lì entità del problema
    – mi concentro sulla soluzione che sò essere sempre certa
    – avvolte, come si può notare dalle domande che in precedenza ho scritto, è la medesima domanda che contiene la soluzione: nel mio caso rivolgermi a dei maestri che nella loro vita abbiano già dato una risposta risolutiva per quel tipo di problema, mantenendo un atteggimento mentale neutro ( niente negatività ma fiducia di essere in grado di trovare la risposta ).
    Un atteggiamento di condivisione di gruppo consente di accellerare la soluzione del problema ma ogni persona deve veramente essere motivata ( azione, anima e cuore )alla soluzione del problema che determinerà una situazione di cambiamento.
    Forse è la paura del cambiamento che spesso blocca le persone a metà strada dalla soluzione ?

    Alexander vorrei una tua opinione in merito a quanto mi sono sforzato di esprimere.

    • @Marco

      Forse è la paura del cambiamento che spesso blocca le persone a metà strada dalla soluzione ?

      Non è detto, le paure più comuni sono:

      – del giudizio
      – di non essere accettato
      – del successo
      – di non essere all’altezza
      – del fallimento

  34. Ciao Alex,
    ci voleva proprio questo video….e ci vorrebbero molti più Randy Pausch a questo mondo.
    Io e mio figlio viviamo da sei anni in casa con il mio compagno (che non è il padre) e a volte cerco di trovare un equilibrio tra le necessità ( di libertà) di mio figlio e le esigenze (di ordine) del mio compagno. E’ un uomo meraviglioso, ed un buon padre, ma non sempre condivide le libertà che concedo a mio figlio (che comunque ha ottimi voti a scuola, scelta liberamente contro i consigli degli insegnanti e ascoltando i suoi sogni). Credo di poterlo definire il figlio che tutti vorrebbero, e il buon Dio lo ha donato a me (questo è uno dei miei sogni realizzati). La sua passione x i motori lo ha portato (dopo ricerche senza risultato, presso varie officine della città x imparare, anche senza remunerazione) a portarmi sul balcone (2°piano), non essendoci spazio in garage, 1/2 scooter smontato per provare (nonostante tutto) a ripararlo!
    Purtroppo in periodi come questo (ho seri problemi di lavoro e sto’ provando a mettermi in proprio, con non pochi timori visto che i miei guadagni fissi ci permettono di pagare le diverse rate ) nonostante ci provo non so’ quanto riesca a dare serenità al mio adorato figlio….Ti saluto con la speranza di buttar giù il più presto possibile questo muro su cui sono andata a sbattere!

  35. Buongiono Alex,

    Sono felice di leggere il tuo blog e pieno di consigli semplici ( le cose ovvie oramai nessuno le prende più in considerazione eppure sono quelle che rendono la vita straordinaria ) e utili e sopratutto i commenti degli altri mi fanno pensare che tenere questa pagina ti deve rendere molto felice. Aiutare gli altri a conoscersi meglio. Credo sia una delle cose più belle da fare, peccato che io non riesca a far valere questi principi anche a mio suocero.
    Lui e mia cognata hanno un conflitto che non riescono a superare e più passa il tempo più diventa critica la situazione, sopratutto per il fratello di mio marito. Ad agosto mio suocero è stato in ospedale, ha la diabete da 12 anni e adesso anche un problema al cuore, anche lui è a “tempo determinato”, tanto da chiederci un nipote per paura di morire prima di vederlo nascere. Noi gli abbiamo risposto che non “dobbiamo” , quando sarà il tempo verrà anche il nipote. Lui deve solo pensare a guarire. Nel ospedale gli abbiamo fatto vedere il film” The Secret” e sembrava trovare un po’ di energia e di forza. Convivere con la sua malatia è veramente fastidioso, non ci vede per niente e deve tutto a sua moglie. Forse anche per questo che non riesce più ad essere tollerante con gli altri.

    Ho provato a dirgli che la rabbia che prova per sua nuora non fa altro che macinare della preziosa energia e che è inutile sprecarsi in cose così piccole. Non riesco a farlo ragionare. Lei è la mamma dei suoi nipoti, gli dico spesso. Non mi ascolta. Pare che le mie parole sono muri. Come posso aprire gli occhi a mio suocero? Dice sempre che lei non è alla sua altezza che non capisce perchè non è capace, eppure so bene che ci vorebbe solo un po’ di buonavolontà per star bene tutti quanti.

    Sono fortunata a non avere problemi. Ho sempre ottenuto quello che mi sono proposta di avere.
    Adesso capisco che si tratta della legge dell’atrazione 😉

    Devo ringraziare mia mamma che mi ha sempre aperto gli occhi sui veri valori da rispettare nella vita.
    E’ grazie a lei che ho scoperto te, il film e adesso il blog. Sono fortunata ad avere un buon rapporto con i miei suoceri però mi dispiace che non riesca ad aggiustare la situazione tra loro e mia cognata.
    Grazie di cuore.

    Buona continuazione di giornata.

  36. Ciao Alex, penso di avere davanti a me dei muri da superare, ma io dentro di me ho già la certezza di riuscire a superarli….Sarà difficile? Certo questo è sicuro, ma il desiderio di superarlo è talmente forte che voglio farcela. Mi è piaciuto il video di Randy Pausch, ha ragione lui, sapere che hai un male incurabile ti pone una scelta, vivere quello che ti rimane in tristezza e rassegnazione e portare tutte le persone accanto alla stessa disperazione o vivere quei giorni con allegria e lasciare alle persone care una testimonianza concreta di come certe situazioni si possono superare con il sorriso…Non sarà stato facile adottare un atteggiamento del genere ma sicuramente arrivare a questa decisione sarà stato un percorso molto importante…
    Molte cose che sto imparando in questi giorni erano già nel mio cuore, non avevano un nome, ma c’erano…e sono lieta di aver potuto dare una dimensione chiara a certe percezioni…è dura…ma io posso e voglio farcela…Grazie Alex..

  37. bello, molto avvincente, complimenti!!!
    questi sono messaggi di cui tutti si dovrebbero interessare, invece di guardare il grande fratello!!!

  38. Iniziando a guardare il video, non appena mi sono resa conto che i sottotitoli erano in inglese, ho creduto che non sarei mai riuscita a seguire una intera ora di conferenza in inglese.. ho pensato “ok, ora la inizio… finirò di vederla poi”.. Invece dopo un’ora ero ancora lì, incollata al video.
    Avevo già visto la versione short sopra, ma ho con piacere rivisto l’intero video. Stupendo!
    La cosa che più mi ha colpito è stato forse l’approccio alla questione “vita”. Chiedersi, un pò come se si stesse facendo un saldo delle nostre vittorie e sconfitte, che cosa abbiamo fatto dei nostri sogni di bambini? Che cosa è accaduto a quelli che non abbiamo realizzato? Cosa è accaduto a noi, come esseri umani, ogni volta che abbiamo ottenuto ciò che volevamo, ogni volta che invece non ci siamo riusciti e ogni volta che abbiamo incontrato difficoltà che sembravano insormontabili? Tutte queste domande partendo dai nostri sogni d’infanzia, da quel meraviglioso momento in cui ogni cosa sembra possibile, milioni.. miliardi di possibilità! Non esistono muri per i bambini, per loro, l’unica cosa che li tiene lontani dalle loro mete, è solo il tempo che occorrerà loro per raggiungerle. Ma il tempo e la vita ci piegano alla realtà del fatto che non otterremo mai tutto ciò che vogliamo… e il più del volte sarà solo per colpa nostra.
    Certe volte ci si dovrebbe fermare un istante, e farsi quelle domande la cui risposta sembra tanto ovvia che ci dimentichiamo di porle… Voglio DAVVERO questa cosa? E’ DAVVERO questo che voglio ottenere? Magari ci si rende conto che la ragione per cui non siamo arrivati al nostro obiettivo è che non era DAVVERO importante per noi!

  39. @Ania

    Ma il tempo e la vita ci piegano alla realtà del fatto che non otterremo mai tutto ciò che vogliamo… e il più del volte sarà solo per colpa nostra.

    Io sono dell’idea che sia del condizionamento sociale che abbiamo subito, cioè le regole e le convinzioni che la famiglia, la scuola, i nostri amici ci hanno inculcato.

    Prendi per esempio la scuola: viene posta molta evidenza quando un alunno sbaglia (bei segnacci grossi e rossi sotto all’errore) e poi vieni “punito” con un brutto voto. Questo atteggiamento incoraggia a “provare”, a “sbagliare” ?
    Secondo me no.
    Inoltre raramente quando fai un bel lavoro a scuola viene sottolineato con la stessa enfasi il fatto che sei stato bravo. E in questo modo si rafforza la paura di sbagliare…

  40. Già, un pò e un pò… Da piccoli ci poniamo spesso mete irreali, convinti che in qualche modo ci arriveremo! Non ha importanza quale! Insomma, parliamoci chiaro, non è che il fatto che Randy non sia stato in grado di diventare il Capitano Kirk sia a causa di un condizionamento sociale! 🙂 Però certo per estensione sono d’accordo con te!

  41. veramente bello quello che ha detto Randy e’ una persona d’ammirare molto positiva
    grazie alex mi ha dato veramente molta carica:)
    i muri poi non sono cosi fastidiosi come dice Randy c’e sempre un xe
    tutto si puo’ ottenere con la sincerita’ e volonta:)
    ciao D

  42. Alex,
    grazie per la visione di questo video….pieno di insegnamenti, pieno di VITA
    Ci sono poche parole da dire se non che bisogna prendere esempio da questo uomo e vivere secondo le sue parole, un grande aiuto per realizzare i proprio sogni

    Grazie

  43. Credo che molte persone vivono bene, perchè hanno semplicemente deciso di farlo. Altre aspettano che il limite di sopportazione sia valicato, per agire e puntare deciso verso le proprie mete (a me è successo). In ogni caso la vita, malattia o non malattia, avrà un termine. Tutto sommato, se riflettiamo un momento, ci è destinato un numero limitato di minuti. Non c’è tempo per piangere, nè per autocommiserarsi o cedere all’immobilismo. Soprattutto perchè sappiamo che il nostro pensiero, quando è irreggimentato da ottimismo, fede e gratitudine, ci porta ovunque vogliamo. Vorrei condividere con tutti voi l’idea che il viaggio sulla terra ha un limite di tempo, ma in compenso non presenta alcun vincolo territoriale. Nel senso che ogni cosa umanamente possibile è alla portata di ognuno. Quando i muri cadono, possiamo veramente guardare lontano.

    Grazie Alexander, con questi video hai fornito uno spunto illuminante!

  44. @Salvatore

    Credo che molte persone vivono bene, perchè hanno semplicemente deciso di farlo.

    Ne sono assolutamente convinto anch’io.
    Condivido anche tutto il resto del tuo pensiero, aggiungo soltanto che i “muri” sono le nostre paure e una volta che impariamo ad affrontarle, allora sì che i muri cadono e siamo veramente in grado di affrontare qualsiasi situazione.

    Lo dico per esperienza personale: ho finalmente deciso di affrontare alcune delle mie paure che mi bloccavano moltissimo e ora vivo con la certezza, veramente con la sensazione addosso, che tutto ciò di cui ho bisogno è già dentro di me !

    Oh… ed è una sensazione bellissima, ti da una pace ed una forza incredibile.

    Vuol dire che non ho più paura o “giornate no” ?

    Assolutamente no, ma ora so che se voglio e decido di stare bene o affrontare una difficoltà o una paura, io sono in grado di farlo e ho gli strumenti per farlo.

    Per chiudere, la persona da ringraziare non sono io, ma è Randy Pausch che con il suo esempio ci ha dato una lezione di vita che a parole (senza esempio) non avrebbe avuto lo stesso impatto.

    Grazie Randy !

    un abbraccio
    Alexander

  45. @ Alexander

    …i “muri” sono le nostre paure e una volta che impariamo ad affrontarle, allora sì che i muri cadono e siamo veramente in grado di affrontare qualsiasi situazione.

    Vero, il grazie più grande va proprio a Randy!
    Vorrei, a rinforzo di quello che hai detto, aggiungere una cosa che proprio questa mattina ho letto sul libro “The Secret”:

    “Segui la tua Felicità e l’Universo ti aprirà le porte laddove c’erano solo pareti”
    (Joseph Campbell)

    Un abbraccio!

  46. UN GRAZIE DI CUORE, IN MOMENTI DIFFICILI COME QUESTO, E’ UNA BOCCATA DI OSSIGENO PER LO SPIRITO………..AVANTI A TUTTA FORZA….
    CIAO

  47. grazie per questo interessante video
    mi sono commossa per la saggezza e per il coraggio di questa stupenda persona
    mi auguro che presto potremmo tutti vivere liberi dall’attacamento alle cose
    grazie

  48. Sono veramente felice.GRAZIE.
    Io credo VERAMENTE in tutto quello che dice Randy e ho sempre creduto indipendentemente da tutto.
    Ora è da qualche mese che sto leggendo libri e che mi sto interessando di tutto quello che la nostra mente e le nostre energie possono fare e mi sono resa conto sempre di più,che ogni singolo obiettivo da me raggiunto è stato amato e voluto con il massimo delle forze e ogni cosa che ho deciso di fare,sono sempre riscita a portarla a termine come da me prefissato..PERCHé I SOGNI HANNO BISOGNO DI SAPERE CHE TIENI A LORO!!
    Io credo che tutto sia possibile,credo che siamo esseri incredibili e ogni giorno rimango incantata per tutti i doni che ricevo.Mi sento molto fortunata e spero nel profondo della mia anima di riuscire a contagiare più persone con la mia potentissima energia.
    Per quanto riguarda i muri,come dice Randy…sono li per noi!!PER NOI!!!Basta fermarsi un’attimo e capire come muoversi,come scavalcarli…ma nessun ostacolo potrà mai uccidere i nostri sogni!
    GRAZIE di questo regalo.
    BUONA VITA!

  49. Grazie davvero x qs. interessante video che mi ha dato una boccata di Ossigeno . . .
    E’ molto vero cmq. che i muri rappresentano spesso le ns. paure e quindi dobbiamo riuscire ad abbatterli scavando nel profondo, affinchè riusciamo a far luce su di noi, imparando così a volerci + bene, a rispettarci di più, ma soprattutto capire ciò che realmente vogliamo.
    Quattro cose mi hanno colpito di qs. video:
    – Imparare a chiedere scusa;
    – Non arrendersi mai;
    – Ottimismo, ma nello stesso tempo umiltà;
    – Le pax contano + delle cose.
    Grazie a Randy e a te naturalmente.
    Lorenza.

  50. E’ passato quasi un anno e nel rileggere la tua domanda ‘ a cosa servono i muri ? ‘ la mia risposta è semplicemente questa:

    AD ESSERE ABBATTUTI, O COMUNQUE, SCAVALCATI.

  51. penso anch’io che i muri sono fatti per essere abbattuti…si distrugge x ricostruire!!!
    Quando si vuole davvero una cosa,non ce muro abbastanza resistente da nn poter essere buttato giu!!!:)^^

  52. colgo l’occasione per chiedere una cosa: come fare quando si ha intorno persone che invece di incoraggiarti a buttare giu il muro,ti incitano ad arrenderti ripetendoti che tanto non ce la farai mai??
    io queste persone li chiamo vampiri,perche e come se cercassero di succhiarti la volonta e l’ottimismo..
    cosa mi dici Alex?
    secondo me Randy ha avuto la grandissima fortuna di avere una famiglia che lo ha incoraggiato e valorizzato molto(per quanto ho visto nel video)..
    ma non sempre si ha questa fortuna: sono molte le persone pronte a sabotarti.E la cosa piu brutta secondo me è quando lo fanno le persone che dovrebbero amarti di piu: i genitori

    • @Lory

      come fare quando si ha intorno persone che invece di incoraggiarti a buttare giu il muro,ti incitano ad arrenderti ripetendoti che tanto non ce la farai mai??
      io queste persone li chiamo vampiri,perche e come se cercassero di succhiarti la volonta e l’ottimismo..
      cosa mi dici Alex?

      L’unica persona che è necessario che creda in te, sei TU !

      ma non sempre si ha questa fortuna: sono molte le persone pronte a sabotarti.E la cosa piu brutta secondo me è quando lo fanno le persone che dovrebbero amarti di piu: i genitori

      Guarda, quasi sempre troverai le persone contro. Quando tu vuoi fare qualcosa di nuovo, di diverso, incontrerai la resistenza di chi ti sta intorno.

      Perche ?

      Perchè il cambiamento fa paura, perchè apre le porte all’ignoto.

      Poi ho scoperto, che – a volte – da anche fastidio quando tu cambi, perchè mostri alle persone le LORO paure. Ti hai il coraggio di fare qualcosa che loro non hanno il coraggio di fare. C’è che viene ispirato dai tuoi gesti e chi invece ti critica perchè ha paura lui stesso di fare ciò che tu stai facendo.

      Per tornare all’argomento genitori: se non condividono le tue idee e i tuoi progetti, staccati da loro. Di chi è la tua vita ?

      Molto spesso i genitori non lo fanno apposta, loro semplicemente agiscono secondo le proprie convinzioni, esperienze e stati emotivi.

      I genitori tu non li hai scelto (vabbè, c’è qualcuno che dice che prima di incarnarci, il nostro spirito sceglie i genitori), comunque tu ora puoi scegliere con chi stare, di chi circondarti. Anche se per motivi economici tu non dovessi essere in grado di andartene subito, puoi sempre decidere quanto tempo passare con loro e intanto decidere quale vuoi che sia il tuo futuro ed iniziare a cercarti le persone con cui passare più tempo possibile (il così detto “Gruppo dei Pari”).

  53. Essere demotivati durante il percorso è la prassi per ottenere quello che si vuole.
    L’esempio del muro è perfetto.
    Ma che fare se la difficoltà è alla partenza?
    Vorrei aggiungere una cosa che ho appreso, un modo di dire americano:
    FEEL THE FEAR AND DO IT ANYWAY
    Anche se hai paura, fallo comunque. E quando sei a metà strada… Ed hai paura…
    FALLO COMUNQUE! Prosegui, e non perdere mai ottimismo. O perlomeno, non cedere al disfattismo.

    Grazie del video ALEXANDER, sei un genio

    Marco

  54. quest’uomo è un grande!
    grazie! magari avessi la sua forza e gioia di vivere!
    Credo siano rare persone così..comunque cercherò di divertirmi…verbo molto strano..direi assaporare tutto intensamente…meglio.

  55. Ciao, ho guardato il video due volte e c’è un grande insegnamento di vita in quelle parole e si può solo trarne beneficio e portarle come esempio ogni volta che abbiamo un “ostacolo” da affrontare. Grazie per l’intensità di ciò che ho visto e sentito!

  56. Purtroppo il primo video è stato rimosso, l’ho cercato su youtube.
    Mi ha commosso. E’ una grandissima lezione di vita.
    C’è stato un altro video simile che mi ha altrettanto colpito e che ti segnalo :
    http://www.youtube.com/watch?v=uPdVIIQCK74
    ce ne sono altri di Nick,ma questo è il primo che avevo visto….scegliendo di acquistare un orologio sul web !
    A presto
    Alb

  57. Uomo vero, da cui si può imparare il modo giusto di porsi davanti alle situazioni della nostra vita che non possiamo cambiare.

    Grazie di avermelo fatto conoscere.

    Ciao,
    Giuseppe

  58. Grazie per avermi segnalato questo video! Penso che prima di affannarsi ad attrarre cose dovremmo imparare ad attrarre un profondo cambiamento di visione della vita, indubbiamente.la cosa più difficile

  59. Video bellissimo k si avvicina molto al discorso tenuto da steve jobs in 1 università di Stanford…Da 1 carica assurda nel momento k lo vedo,ma il giorno successivo ritorno a fare le stesse cose 🙁 vedi Lavorativamente parlando…Vedrò di guardare oltre QSt ostacoli k sto incontrando affinché realizzi QSt mio sogno.Grazie alexander 😉

  60. … che dire, una lezione di vita più unica che rara; semplice da dire ,difficile da applicare, o forse no, basterebbe avere il coraggio necessario per dire di no ad una vita che non ti appartiene e cambiare pagina.
    Fabry

  61. Randy Pausch è (o era) un tipo tosto, nel senso che, è convinto pienamente di quello che dice. Lo stimo perchè non è solo un professore d’informatica, bensì è anche quel tipo di professore che manca in Italia, ovvero il professore che ti insegna a vivere, a crescere e ti prepara realmente al futuro e alle difficoltà. Altro che le nozioni, il nozionismo e teoria non applicata.

    Mi sono commosso alla fine, quando dice che la conferenza l’ha tenuta non per quelli che l’hanno vista, ma per i suoi figli che la vedranno.
    Spero che chi veda codesto video, prendesse esempio e ne carpisca quello che vuol trasmettere

    • è anche quel tipo di professore che manca in Italia, ovvero il professore che ti insegna a vivere, a crescere e ti prepara realmente al futuro e alle difficoltà. Altro che le nozioni, il nozionismo e teoria non applicata.

      Ok Alexei, di insegnanti così ce ne sono pochi, basta che non lo usi come scusa per non cercarti altrove i tuoi riferimenti: il TOP devi guadagnartelo lottando (non ti è dovuto)

  62. Ne sono consapevole, e concordo in pieno, anche perchè Non sono il tipo che incolpa altri per i miei fallimenti. Sono convinto pienamente che se voglio il successo devo guadagnarmelo. Non posso certo aspettare un miracolo, anzi, il miracolo me lo devo fare da solo. Ma il problema degli insegnanti non è più mio, essendo che la scuola l’ho finita da un bel po di tempo e adesso sto andando in giro a fare esperienza, e quelli che m’insegnano il lavoro, lo fanno bene. Non lo fanno con superficialità. Lo fanno bene, perché sono gente apposto che mi hanno preso a cuore e ci tengono alla mia buona riuscita.
    Il problema degli insegnanti a scuola è più per coloro che ci vanno ancora. Mi dispiace per alcuni amici miei che si sono sforzati fino all’ultimo, e poi per alcuni contrasti con i professori, si sono fermati addirittura alla metà dell’ultimo anno. La colpa è dello studente se non apre il libro e non studia, ma ci sono anche professori che non sono per niente competenti e ti fanno passare la voglia. Io ne ho avuti e so cosa significa. [se vuoi saperne di più, guarda cosa ho scritto nel mio blog quì: http://musicjanissary.weebly.com/la-scuola-italiana.html%5D

  63. Ciao Alexander, cosa dire… incredibile! Ogni volta che guardo quel filmato non riesco a fare a meno di emozionarmi, e non poco. Randy Pausch con le sue parole e con il suo esempio è stato sicuramente d’ispirazione per molte persone.
    “Non possiamo cambiare le carte che ci vengono servite, solo il modo in cui giochiamo la mano”. Questa frase la trovo decisamente efficace e stimolante perché sposta il nostro focus: da ciò che non possiamo modificare a ciò che invece possiamo migliorare intervenendo. Questo è stato Randy Pausch e con questa sua ultima lezione ha spiegato in maniera davvero toccante e significativa l’importanza di non rinunciare mai a vivere, perseguendo sempre con determinazione i propri sogni.

    Grazie Alexander dell’articolo.
    A presto.
    Marco.

  64. Ho visto la parte breve del discorso del prof. Randy e la parte che più mi ha colpito è quella in cui dice:”… Puoi scegliere se sfruttare il tempo che ti rimane con energia e sforzo o spenderlo preoccupandoti, o spenderlo giocando al gioco duro”. Il muro è un’ottima metafora su ciò che costituisce il “blocco drammatico” su come procedere nella vita e cosa fare di essa, del tempo che abbiamo a disposizione. Sarà una coincidenza l’aver visto ora questa testimonianza, fatto sta che ultimamente mi chiedo e penso a quale opportunità sarebbe poter vivere altre vite oltre a quella attuale… Mai come adesso vorrei riavvolgere il tempo, tornare in un preciso momento del mio vissuto, proprio lì dove ho trovato il muro mio personale e che ho scansato, consapevole ora più che mai dello stato d’animo remissivo e passivo in cui mi ero trovato. Un’ occasione sprecata è stata allora… Mi ricordo quando giocavo ad un video-game e se la partita iniziava male, in fretta consumavo tutte le “vite” a disposizione nella fretta di ricominciare subito una nuova partita e superarmi nel mio record personale. Poi vedo l’esempio di Randy Pausch e realizzo una volta di più che la vita vera è più complessa e delicata di un video-game, non sai se puoi ricominciare subito tutto da capo e allora faccio tesoro di quella citazione che Tu, Alexander, una volta hai voluto postare: “Anzichè pensare a quello che non puoi fare per quello che non hai, pensa a tutto quello che puoi fare con ciò che hai”. Partendo da questo assunto il muro può essere superato e se anche il risultato finale dovesse mai avere esito insperato, quale ricchezza e dignità si riesce a dare alla propria vita, a se stessi.

  65. credo che il problema nasca nello scegliere a cosa si può rinunciare.
    Avrei voluto fare un lavoro diverso, ma questo comportava trasferirmi (per la 12 volta nella mia vita) e avevo appena intrapreso una relazione importante e avrei sicuramente perso gli amici tanto faticosamente conquistati. ecco, ho rinunciato al lavoro che mi sarebbe piaciuto per non dover rinunciare al fidanzato, agli amici e alla città dove ero arrivata. mi si può dire che non lo volevo abbastanza. forse. messi di fronte alle scelte emerge cosa effettivamente vogliamo. forse. forse immaginare che volere è potere, sempre e comunque è un’utopia. bella da rincorrere, ma difficile da afferrare

    • Ciao Valeria,
      Ho l’impressione che il “muro” (dover cambiare città per fare un lavoro più allettante) anche questa volta sia servito per capire quanto ci tieni, quali siano le tue priorità.
      Non trovi ?

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